Il Papa all’Angelus: «Oggi ci sono più martiri che nei primi secoli»

Ai giovani il pontefice ha proposto la figura di Giovanni Battista, di cui domani ricorre la solennità della nascita, rinnovando l'invito ad andare controcorrente, seguire la verità e non accettare «i valori avariati che vengono proposti»

«Chi vuole salvare la propria vita la perderà, ma chi la perderà per causa mia la salverà». È questa una sintesi del paradosso di Cristo molto efficace che «quasi ci fa sentire la sua voce», ha detto oggi durante l’Angelus papa Francesco. Il pontefice ha dunque spiegato ai fedeli che cosa significa perdere la propria vita per Gesù. «Questo – ha detto – può avvenire in due modi: esplicitamente confessando la fede o implicitamente difendendo la verità».

I MARTIRI DI OGGI. I martiri sono esempi classici di che cosa significa perdere la vita per Cristo, «una schiera immensa di uomini e donne l’ha fatto in duemila anni. Oggi, più che nei primi secoli, ci sono tanti martiri che danno la propria vita per Cristo. Questa è la nostra Chiesa». Ma c’è anche, ha aggiunto Bergoglio, «il martirio quitidiano che non comporta la morte ma anch’esso è un perdere la vita per Cristo compiendo il proprio dovere con amore secondo la logica di Gesù, la logica del dono, la logica del sacrificio. Quanti papà e mamme mettono in pratica ogni giorni la propria fede offrendo la propria vita per il bene della famiglia! Quanti sacerdoti, frati, suore svolgono con generosità il loro servizio per il Regno di Dio! Quanti giovani rinunciano ai propri interessi per dedicarsi ai bambini, ai disabili, agli anziani. Anche questi sono martiri quotidiani, della quotidianità».

CONTRO I VALORI AVARIATI. «E poi – ha aggiunto – ci sono tante persone, cristiani e non cristiani, che perdono la vita per la verità. E Cristo ha detto “io sono la verità” quindi chi serve la verità serve Cristo. Una persona che ha dato la vita per la verità è Giovanni Battista: domani, il 24 giugno, domani, è la solennità della sua nascita. Giovanni è stato scelto da Dio per preparare la via davanti a Gesù, e lo ha indicato al popolo d’Israele come il Messia, l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo (cfr Gv 1,29). Giovanni ha consacrato tutto se stesso a Dio e al suo inviato, Gesù. Ma alla fine è morto per la causa della verità, quando ha denunciato l’adulterio del re Erode e di Erodiade. Quante persone pagano a caro prezzo l’impegno per la verità! Quanti uomini retti preferiscono andare controcorrente, pur di non rinnegare la voce della coscienza, la voce della verità! Persone rette, che non hanno paura di andare controcorrente. E noi non dobbiamo avere paura di andare controcorrente. E a voi giovani dico: non abbiate paura di andare controcorrente… Quando ci propongono valori che sono come avariati. Queste cose ci fanno male. Voi giovani dovete essere coraggiosi e andare controcorrente. E siate fieri di farlo!».

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