Migranti. Non si possono accusare governo e soccorsi per la strage

Sinistra, Ong e attivisti strumentalizzano la tragedia per attaccare il governo. Ma al di là delle infelici parole di Piantedosi, bisogna combattere i trafficanti, non la Guardia costiera

Nel naufragio di domenica a 150 metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro Javed ha perso la moglie e i tre figli. E non si dà pace. Era scappato dall'Afghanistan per salvare la sua famiglia dai talebani e invece «ho perduto tutto», racconta tra le lacrime ai volontari del Cara di Capo Rizzuto, dove si trovano alcuni degli 82 sopravvissuti del motopeschereccio partito da Smirne il 23 febbraio e affondato davanti alle coste crotonesi: «È colpa mia, è tutta colpa mia. Non avrei dovuto».
Le parole fuori luogo di Piantedosi
Non si può addossare a Javed la colpa di aver cercato un futuro migliore per sé e per la propria famiglia. Ed è per questo che le parole del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, sono davvero infelici: «La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vite dei propri figli», ha detto dopo la tragedia senza riflettere sull'importanza di misurare le parole.

Altrettanto fuori luogo, però, sono le dichiarazioni di p...

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