Mentre tutti parlano del matrimonio gay, Hollande prepara la supertassa ammazza-imprese

Mentre tutti si concentrano sul matrimonio gay, Hollande mette a punto la nuova supertassa «illegale» sui redditi sopra il milione.

Mentre il Parlamento francese approva una dietro l’altra le disposizioni principali per legalizzare matrimonio e adozione gay, catalizzando tutta l’attenzione dei media, il ministro dell’Economia prepara una riedizione della supertassa del 75% sui redditi sopra il milione di euro, già dichiarata «illegale».

MATRIMONIO GAY. Sabato scorso, con 249 voti a favore e 97 contrari, l’Assemblea nazionale ha approvato la clausola principale del “Matrimonio per tutti”: il diritto al matrimonio viene esteso a tutti, indipendentemente dal sesso dei contraenti. Mentre i deputati approvano la misura, migliaia di persone a Parigi protestano esponendo questi cartelli: “Siamo tutti nati da un uomo e una donna”. Ma le proteste, comprese quella della grande “Manif pour tous”, sono rimaste inascoltate, non ci sarà alcun referendum, bocciato dai socialisti. Dopo avere preso in esame circa 5 mila emendamenti presentati dall’opposizione, il Parlamento tra due settimane approverà la legge Taubira.

TORNA LA SUPERTASSA. E mentre l’opinione pubblica francese si scontra sul matrimonio gay, Pierre Moscovici, ministro dell’Economia e delle Finanze, ha promesso che entro fine febbraio sarà messa a punto un nuovo modo per tassare al 75% i redditi superiori al milione di euro. L’imposta originale, che ha fatto fuggire in Belgio Gerard Depardieu e altri 126 francesi solo nel 2012, era stata dichiarata «illegale» il 29 dicembre scorso dalla Corte costituzionale francese, ma l’economia francese va a picco e le casse dello Stato hanno bisogno di entrate.

POLITICA FISCALE DISASTROSA. Secondo Laurence Parisot, presidente di Medef, l’unione degli industriali francesi che riunisce oltre 750 mila aziende, soprattutto piccole e medie imprese, la politica fiscale del governo socialista è «disastrosa», perché ha degradato il paese agli occhi degli investitori esteri, che ora hanno paura ad investire capitali in Francia.

@LeoneGrotti

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