Maxioperazione di polizia disarticola “droga connection” tra ‘ndrangheta e Cosa nostra americana

Ventisei arresti eseguiti dalla polizia italiana e dall'Fbi, in manette tra l'altro i due boss della 'ndrangheta Francesco Ursino e Giovanni Morabito, e a New York esponenti della famiglia Gambino.

Si è chiusa con 26 arresti una maxi operazione congiunta Italia-Stati uniti per disarticolare il narcotraffico gestito dalla criminalità organizzata. Nelle prime ore della mattinata di oggi, sono entrati in azione centinai di uomini della polizia e dell’Fbi, disarticolando una “droga connection” tra mafia americana e ‘ndrangheta che negli States vedeva coinvolti anche esponenti della storica famiglia legata a Cosa Nostra dei Gambino. In Italia è stato invece fermato il capobastone della ‘ndrina di Gioiosa Ionica Francesco Ursino e Giovanni Morabito, il nipote del capobastone delle cosche ioniche-reggine, Giuseppe “u tiradrittu”.

NEW BRIDGE. L’inchiesta è stata coordinata dalla procura antimafia di Reggio Calabria, e ha consentito di disarticolare l’organizzazione che operava tra Italia, Usa, Canada, Centro e Sudamerica, e che era in strettissimi e forti contatti con i narcos. Le indagini sono partite due anni fa, proprio grazie alla collaborazione investigativa tra Italia e Usa. In oltre 2mila pagine di rapporti gli investigatori hanno ricostruito passo dopo passo il sodalizio criminale, appunto il “ponte” o “new bridge” che dà il nome all’operazione, con i calabresi che erano riusciti a costruire un cartello “con concrete e avanzate iniziative per la compravendita di droga lungo all’asse Calabria-New York, destinato al porto di Gioia Tauro”. Nel blitz di oggi sono stati anche sequestrati oltre otto chili di droga, soprattutto cocaina, tra New York e Reggio Calabria.

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