Manovra, enti locali protestano: «Sconcertante e depressiva»

Al termine dell'incontro tra governo ed enti locali, nessuno spende una parola positiva per la manovra che sta per essere fissata in un decreto legge da discutere in Parlamento. Formigoni: «Ci sarà spazio per un confronto in Parlamento e un altro con gli enti locali. Intendiamo correggere i contenuti di questa manovra che riteniamo essenziale ma emendabile»

I tagli previsti dal governo per il 2012 per i trasferimenti agli enti locali e per i ministeri ammontano complessivamente a 12 mld; 6 a carico dei dicasteri e 6 spalmati su Regioni, province e Comuni. E’ questa la griglia di risparmi di spesa che il governo ha presentato agli enti locali, riferita dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al termine dell’incontro a palazzo Chigi. A fronte dei 20 miliardi complessivi di cui si compone la manovra per il 2012, dunque, aggiunge, «ne mancano 8». Per il 2013 il governo ha invece confermato, prosegue Formigoni, una manovra di 25 mld di euro.

In particolare, spiega ancora, i 6 miliardi di tagli agli enti locali sono distribuiti: 1,7 mld a carico dei Comuni; 0,6 miliardi per le province; 1,6 mld a carico delle Regioni a statuto ordinario e 2 mld per quelle a Statuto speciale. La manovra è «iniqua, incide sul percorso di federalismo fiscale e non guarda alla ripresa». Lo ha detto il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, al termine dell’incontro con il governo sulle misure anticrisi. Il nostro giudizio, ha aggiunto, «è completamente negativo perché la manovra è assolutamente depressiva».

«Siamo abbastanza sconcertati dalla proposta che abbiamo ricevuto. Ci appelliamo al presidente del Consiglio affinché cambi l’impostazione della manovra». A dirlo il vicepresidente dell’Anci Graziano Delrio al termine dell’incontro con il governo sulla crisi. «Abbiamo avuto conferma del fatto che ci sarà un decreto che andrà in Parlamento non blindato. Ci sarà spazio per un nuovo confronto da utilizzare per correggere i contenuti di questa manovra, profondamente emendabile nei contenuti». Lo ha detto Roberto Formigoni, presidente Regione Lombardia a palazzo Chigi. Ci sarà spazio, dunque, «per un confronto in Parlamento e per un nuovo confronto con le Regioni, province e Comuni, che abbiamo chiesto e che intendiamo utilizzare per correggere i contenuti di questa manovra che riteniamo anche noi essenziale per il Paese ma che riteniamo emendabile, in alcuni casi profondamento emendabile, nei suoi contenuti, non nei suoi saldi».

«Abbiamo chiesto e avuto conferma per l’impegno già assunto» dal governo per «quanto riguarda l’eliminazione del ticket a carico dei cittadini compensato da una maggiore accisa sul tabacco» ha detto poi Formigoni.

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