Libri per l’estate. Antonia Arslan, la «Bambina» armena che scoprì «la colpa di esistere»

Terzo capitolo della saga cominciata con "La masseria della allodole", questo libro è il diario di un’adulta che torna all'infanzia per ripercorrere gli episodi e i sentimenti da cui «tutto ebbe inizio»:

Terzo capitolo della saga che ha reso famosa nel mondo Antonia Arslan, quella cominciata con La masseria della allodole, Il rumore delle perle di legno è il diario di un’adulta che torna bambina – lei si dice «la Bambina invecchiata» – per ripercorrere gli episodi e i sentimenti da cui «tutto ebbe inizio»: l’attrazione travolgente per la letteratura che la porterà a insegnare all’università, le storie, i sogni e i rimpianti che ne faranno una donna a tutti gli effetti, la scoperta della vicenda terribile e censurata del suo popolo, il popolo armeno.

Sono frammenti, ricordi, immagini di una vita che è tante vite insieme. L’infanzia sotto le bombe a Padova, l’adolescenza, gli ideali e gli amori rivoluzionari, i racconti di nonno Yerwant. Sullo sfondo, pronto a balzare in superficie e a stravolgere ogni cosa, il rapporto intenso, desiderato e difficile con mamma Vittoria, bellissima e lunatica. E naturalmente il pesante passato dei suoi, quei ricordi di un’altra esistenza gioiosa e vitale interrotta da una catastrofe talmente immane da diventare inconsciamente una colpa. «La colpa di esistere».

Le vicende del genocidio degli armeni arrivano come arrivano i segreti di famiglia, quelle cose che si sanno e non si sanno e con cui tuttavia prima o poi bisogna fare i conti. E se per l’amico d’infanzia Hrayr la tragedia della «Patria Perduta» sarà un passato da cancellare con l’appartenenza comunista, per «la Bambina», invece, diventerà «un limbo bollente e fecondo» destinato per sempre a riempire il presente «di significato ma anche di ombre misteriose».

Antonia Arslan, Il rumore delle perle di legno (Rizzoli, 182 pagine, 17 euro)

Exit mobile version