Letta a Rehn: «La ripresa va aiutata non soffocata. I nostri conti sono in ordine»

Il premier replica al vicepresidente della Commissione europea e poi si rivolge a Renzi: «Nessun dubbio che il segretario del Pd che sarà eletto domenica rafforzerà il governo»

Dopo il presidente della Repubblica, anche il premier Enrico Letta ha risposto al vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn, che in un’intervista al quotidiano la Repubblica aveva dichiarato che il nostro paese non ha fatto abbastanza per rispettare gli obiettivi europei di contenimento dei conti. «Al commissario – ha replicato Letta stasera – dico che i nostri conti sono in ordine e solo l’Italia e la Germania hanno da tre anni il Pil sotto il 3 per cento».

«AIUTARE LA RIPRESA, NON SOFFOCARLA». Letta ha quindi ripreso un’argomentazione portata avanti già da Napolitano stamattina: «La ripresa va aiutata, non soffocata. Al Commissario dico che i nostri conti sono in ordine, la nostra politica economica è equilibrata. Rehn ridice le cose scritte nel rapporto della Commissione ma il Commissario deve essere garante dei Trattati, non può permettersi di esprimere scetticismo. Il 2014 dovrà essere l’anno in cui guardare al futuro con fiducia dopo un anno di transizione faticosa».

POLITICHE PER L’IMMIGRAZIONE. Letta ha anche ricordato che l’Ue ha altri impegni oltre a quelli di contenimento della spesa: «Deve cambiare la politica europea nei confronti dei paesi terzi come Libia, Egitto, Eritrea. Dobbiamo costruire meccanismi europei per cui andiamo lì a gestire il fenomeno. I rifugiati devono essere gestiti con spirito umanitario e questa è una questione prioritaria che poniamo alla Ue».

LA REPLICA A RENZI. Il premier ha toccato anche l’altro argomento del giorno, quella “sfida” lanciata ieri sera da Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Pd, che aveva annunciato che il 9 dicembre parteciperà alla riunione dei gruppi parlamentari per decidere come votare l’11 dicembre: «Non ho nessun dubbio che il segretario del Pd eletto domenica sarà della partita e sarà un motore fondamentale per rendere il governo più forte. Sono convinto che da lunedì saremo in grado di lavorare bene».

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