La fortuna di vedere Josemaría, il santo che parlava di Dio con umanità sorprendente

Articolo tratto dal numero di luglio 2020 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.

Il 26 giugno è stata la festa di san Josemaría, il fondatore dell’Opus Dei. Tante considerazioni si affollano nella mia testa ma due punti in particolare meritano di essere chiariti.

Primo: il messaggio dell’Opus Dei è di un’originalità sorprendente. Per la prima volta nella storia della Chiesa sorge una realtà che non ha un fine caritatevole specifico ma si propone di riportare i comuni cristiani a quel livello di spiritualità che caratterizzò i primi tempi del cristianesimo. Ciò comporta un’introduzione alla vita contemplativa sorretta dalla Messa quotidiana, l’orazione mentale, la lettura di testi teologici e di spiritualità oltre alla lettura del Vecchio e Nuovo Testamento, la recita del rosario con un costante desiderio di offrire al Signore piccole rinunce e la sopportazione delle contrarietà della giornata con la percezione della presenza di Dio, con gioia e laboriosità, e così via. Come si vede, un programma impegnativo ma necessario perché la priorità da dare a Dio non deve restare un atteggiamento velleitario, ma deve trovare spazio e tempo nella vita del cristiano che troverà così energie per lavorare bene, fare un buon uso del tempo e coltivare amicizie. In sintesi: cristiani con anima contemplativa e mentalità laicale, con una visione positiva della realtà creata da Dio, a patto che i beni terreni restino un mezzo e non un fine. Si apre così la porta a un nuovo umanesimo imbevuto di spiritualità.

Secondo punto: il cristianesimo non è un fenomeno teorico. È amicizia con Dio e, in particolare, con una persona: Gesù. I messaggi spirituali cristiani si sviluppano attraverso la vita concreta dei santi: Benedetto, Domenico, Francesco, Ignazio, Teresa e così via. Per comprendere e percorrere il cammino dell’Opus Dei è essenziale conoscere il Fondatore. Disponiamo non solo dei suoi scritti (che sono capolavori di spiritualità, a cominciare dal noto Cammino) ma anche di filmati che lo riprendono mentre parla con la gente. Questi documenti sono un tesoro perché illustrano lo stile della sua personalità e sono reperibili nel sito opusdei.it, nella sezione dedicata a san Josemaría. Ogni volta che vedo quei filmati sento una spinta a ricominciare daccapo il mio impegno nel corrispondere alla vocazione cristiana. È la prima volta nella storia della Chiesa che si dispone di un insieme organico di testimonianze filmate di un santo fondatore. Conviene farne tesoro e, soprattutto in prossimità della sua festa, è bello rivedere san Josemaría che con tanta umanità ci parla delle cose di Dio.

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