«Non può essere!». Le mirabolanti imprese del piccolo Kim Jong-un su un motoscafo

In Corea del Nord è stata pubblicata la guida al Manuale sugli atti rivoluzionari del rispettabile leader Kim Jong-un (copertina in basso). Si tratta di un libro che ha il compito di spiegare agli insegnanti, a partire dall’asilo, come condurre lezioni di ideologia in Corea del Nord per osannare la figura del nuovo dittatore, «che ha la stessa forza e vigore del monte Paektu». Per comprendere meglio la portata dell’indottrinamento nel paese più dispotico del mondo, proponiamo un estratto di propaganda «sulle eroiche qualità di coraggio e forza d’animo» dimostrate dal terzo Kim all’età di nove anni. Questi sono solo i primi estratti di un libro lungo 140 pagine, ognuna delle quali glorifica Kim Jong-un con un’operazione di indottrinamento purtroppo tipica del peggior regime comunista che ancora esista al mondo. È stato tradotto dal nordcoreano dal sito specializzato New Focus International. Lo riportiamo in italiano:

«Un giorno, un famoso e facoltoso tecnico navale straniero ha visitato il nostro paese. Questo tecnico, esperto di ingegneria e collaudatore per la sua compagnia, era rinomato per essere l’uomo più talentuoso nel campo dei motoscafi ad alta velocità, ed era giunto [in Corea del Nord] con un’imbarcazione chiamata “La montagna”.

Quando il nostro Rispettabile Leader Kim Jong-un, allora ancora giovane, è venuto a saperlo, ha proposto una gara ed è salito su un treno quella notte stessa per raggiungere [la città costiera] Wonsan. Il nostro Rispettabile Leader ha incontrato il tecnico straniero sul pontile e, dopo aver fatto solo poche domande sugli aspetti di ingegneria meccanica della barca, gli ha chiesto di partecipare a una competizione. “Dopo tutto, sembri un tecnico talentuoso”.

Il tecnico, sorpreso, disse: “Questa barca può raggiungere la velocità di 200 km orari. Se sei sicuro di poterla portare, allora gareggeremo lungo una direttrice retta”. (Nota per gli insegnanti: chiedete agli studenti di calcolare quanti metri al secondo sono. Poi chiedete di immaginare una nave ad alta velocità che percorre 55,56 metri al secondo)

Il nostro Rispettabile Leader disse che gareggiare su una direttrice retta avrebbe mostrato la performance del motoscafo, ma difficilmente sarebbe stata una vera sfida. Propose quindi, al contrario, un percorso andata e ritorno con due punti di svolta a debita distanza dal pontile.

Quando è cominciata la gara, il tecnico straniero, fiducioso in se stesso, si vantava ed è quindi partito con calma. Però si è allarmato quando ha visto il nostro Rispettabile Leader che procedeva come un fulmine. Così ha aumentato la velocità ma invano, non ha potuto raggiungerlo. Era troppo tardi. Il tecnico, che perse la gara, esclamò: “Non può essere!” e propose la rivincita.

Così, cominciò una seconda competizione. Il tecnico, per rifarsi dal fallimento del primo round, si è lasciato il pontile alle spalle alla massima velocità possibile. Però tutta la sua debolezza si è vista alla prima svolta, dove ha perso il controllo dell’imbarcazione per la troppa velocità ed è stato costretto a fare una curva molto larga. Il nostro Rispettabile Leader, invece, che lo aveva anticipato, ha circumnavigato la boa a un ritmo stabile e controllato, curvando in modo meraviglioso come un pattinatore artistico, e si è guadagnato il primo posto nella gara. Alla fine, il tecnico navale straniero ha perso di nuovo.

Dopo la corsa, il tecnico ha espresso tutta la sua ammirazione verso il nostro Rispettabile Leader e la sua conoscenza delle navi e delle tecniche di guida. Era anche sbalordito che un bambino così giovane [nove anni] potesse guidare un motoscafo veloce come “La montagna” e lo ha elogiato definendolo il re dei guidatori. Intrigato anche dal suo spirito audace, riferendosi alla sua proposta di sfida, ha aggiunto che il nostro Leader era del tutto fuori dell’ordinario. Ha anche proposto di organizzare una nuova competizione nella sua terra d’origine, deliziato perché, se fosse stato possibile, la sua compagnia avrebbe guadagnato grande fama e un’eccellente reputazione».

Il manuale prosegue consigliando agli insegnanti di domandare agli alunni: «Cosa possiamo imparare dalle eccezionali qualità del nostro Grande Leader?».

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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