Il vero volto del Pd della Schlein: Marco Cappato

La segretaria umilia i dirigenti locali del partito e sceglie il frontman dei nuovi diritti per le elezioni suppletive in Monza e Brianza

Marco Cappato si autodenuncia per aiuto al suicidio, Milano, 3 agosto 2022 (foto Ansa)

Elly Schlein ha deciso di sostenere la candidatura del radicale Marco Cappato alle suppletive per il seggio del Senato in Brianza lasciato libero dopo la morte di Silvio Berlusconi. Una scelta significativa che dice molto di quale tipo di sinistra la segretaria del Pd abbia in mente (Cappato è da anni il frontman delle battaglie per i diritti) e che ha fatto infuriare i dirigenti locali del partito. Avrebbero voluto un uomo espressione del territorio e invece Schlein ha deciso di convergere sul segretario dell’Associazione Coscioni, come sempre abile nello sfruttare le indecisioni della sinistra.

Così Cappato, dopo avere raccolto le firme necessarie, intascato il sostegno di Possibile, +Europa e Azione, si è portato a casa il “sì” di Schlein non senza numerosi mugugni. Tra gli altri, anche quello della senatrice Pd, Simona Malpezzi: «Ogni territorio ha una storia a sé e mi dispiace che in questo caso non si sia agito per un loro protagonismo, nonostante la lettera dei sindaci e l’invito a riflettere rivolto ai dirigenti nazionali».

L’uomo dell’eutanasia legale

Si voterà il 22 e 23 ottobre: per il centrodestra ci sarà Adriano Galliani, per “Sud con Nord” Cateno De Luca, per i grillini non ci sarà nessuno ma i pentastellati sembra che lasceranno i loro elettori liberi di «sostenere la candidatura di Marco Cappato».

Sulla carta, Galliani dovrebbe partire avvantaggiato perché può contare su una certa notorietà, i successi del Monza di cui è vicepresidente vicario e ad, e il fatto che Monza e Brianza (soprattutto la seconda) sono zone dove storicamente si accorda la preferenza al centrodestra. Il vero problema per il centrodestra sarà ricordare agli elettori che si vota, fatto non scontato, poiché l’appuntamento elettorale è rimasto finora piuttosto nell’ombra. Lo conferma, parlando con Tempi, Giuliano Ghezzi, coordinatore cittadino di Forza Italia a Monza: «Sì, massimo impegno, innanzitutto nel far sapere cosa accadrà il 22 e 23 ottobre. Noi candidiamo un volto noto, un grande imprenditore, un uomo che ama la città e che ha riportato la sua squadra in serie A, un successo sportivo e non solo. La sinistra si affida a un uomo che ha tutt’altro profilo».

Anche per questo, la scelta di Schlein appare ideologica: sì all’uomo dell’eutanasia legale, della libera cannabis, dei diritti arcobaleno e no a una figura meno connotata ideologicamente e più capace di contendere al centrodestra il voto moderato e cattolico.

Umiliato il Pd locale

Solo pochi giorni fa, di fronte al prolungato tentennamento della Schlein a indicare un candidato, i sindaci brianzoli del Pd avevano scritto una lettera aperta invitandola a valorizzare una personalità locale. Schlein li ha umiliati, ignorando l’appello e scegliendo una figura certamente più mediatica, ma estranea alla vita di partiti che in Brianza qualche successo possono comunque vantarlo (il Comune di Monza su tutti), mentre non hanno nessun loro rappresentante a Roma.

Per misurare questa distanza basta leggere le parole con cui Cappato si è presentato:

«Mi sono candidato perché ritengo che questi siano tempi in cui le battaglie che porto avanti siano a rischio: non solo quelle sulle libertà civili, ma anche sull’emergenza climatica e in generale sulla democrazia e la partecipazione».

E registrare la reazione del Pd locale che, con un comunicato, ha espresso tutta la propria delusione:

«Non possiamo nascondere la nostra amarezza e la nostra perplessità per questa decisione. […] Riteniamo che il nostro contributo potesse essere utile per tutto il centrosinistra e per il Pd, sia perché espressione di un potenziale elettorale degno di misurarsi con il consenso nelle suppletive, sia perché alcuni temi centrali per il nostro territorio (il lavoro, la sostenibilità, il mondo dell’artigianato e delle imprese, del sociale e della cultura della prossimità, il tema della sanità pubblica e del trasporto pubblico locale) possono arricchire la forza del centrosinistra, se adeguatamente valorizzati e considerati anche nelle tornate elettorali, secondo una declinazione fortemente progressista e riformista».

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