Il Grande Fratello cinese falsifica la storia di Hong Kong

I nuovi libri di testo scolastici nell'isola insegneranno agli studenti che Hong Kong «non è mai stata una colonia britannica». E che la schiavitù è libertà. Il regime comunista va oltre Orwell

Hong Kong non è mai stata una colonia britannica. È quello che il governo dell’isola asservito al Partito comunista cinese scriverà nei nuovi libri di testo scolastici per studenti, falsificando la storia allo scopo di instillare un “sano” patriottismo nei giovani allievi.

Hong Kong falsifica la storia

Ovviamente Hong Kong è stata veramente una colonia britannica e il passaggio ufficiale del territorio dall’Impero dei Qing a quello britannico è stato sancito dal trattato di Nanchino, firmato il 29 agosto 1842 e ratificato dalla regina Vittoria e dall’imperatore Daoguang al termine della Guerra dell’oppio.

Nei nuovi libri di testo che gli studenti di Hong Kong studieranno a scuola ci sarà scritto che poiché il governo cinese non riconobbe mai quel trattato (falso), si può dire che la città non sia mai divenuta una colonia britannica. Un’assurdità che solo un regime orwelliano come quello cinese può avere il coraggio di mettere nero su bianco.

Indottrinamento a scuola

L’indottrinamento dei giovani a scuola si concentrerà anche sulla storia recente. Le oceaniche proteste democratiche del 2019 verranno infatti descritte come fomentate «da forze esterne», cioè dall’Occidente, e definite «attività terroristiche violente».

I libri parleranno poi nel dettaglio della legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino all’isola due anni fa per cancellare tutti i diritti di cui i cittadini avrebbero dovuto godere fino al 2047. Lungi dal descriverla per ciò che è – una legge anticostituzionale dagli effetti devastanti per la vita della popolazione – la dipingeranno come un baluardo per la difesa della libertà e della sicurezza dell’isola dai responsabili di pericolosi atti di terrorismo, secessionismo, collusione con forze straniere e sedizione.

Il Grande Fratello cinese

I nuovi libri di testo riflettono il pensiero ideologico che guiderà l’esecutivo del nuovo governatore John Lee, che assumerà la guida della città l’1 luglio, nel 25esimo anniversario del ritorno dell’isola alla Cina nel 1997 (che senso ha festeggiare questa data se Hong Kong non è mai stata una colonia britannica, verrebbe da chiedersi). In ambito educativo il nuovo chief executive proseguirà il lavoro già iniziato dall’ormai ex governatrice Carrie Lam, invitando gli insegnanti a «denunciare gli studenti che violano la legge sulla sicurezza nazionale», riporta il Guardian.

Nella nuova Hong Kong sottomessa al regime comunista le proteste per la democrazia saranno chiamate «terrorismo violento» e la legge che impone la schiavitù della popolazione una misura per la libertà. Insegnanti e studenti dovranno ripetere che Hong Kong non è mai stata una colonia britannica. Ridicolo, certo, ma non stupefacente: è dal 1949 che il Grande Fratello cinese insegna che due più due fa sempre cinque.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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