Francia, centinaia di migliaia in piazza contro le nozze gay che “minacciano la società”

I partecipanti al raduno parigino hanno chiesto di fermare la legge, ma l'Eliseo andrà avanti. Poupard: "Non è una battaglia solo dei cattolici"

 Secondo gli organizzatori sono circa 800 mila i manifestanti contro la proposta di legge sulle nozze gay a Parigi (340 mila secondo la polizia). La portavoce della “Manif pour tous” ha letto una lettera al capo dello stato Francois Hollande, chiedendogli di “sospendere questo progetto di legge che divide i francesi”, che comincerà ad essere discussa in Parlamento il 29 gennaio.

LA CHIESA. “Non è una battaglia cattolica: in piazza ci sono anche tanti non credenti e omosessuali“. Il cardinale Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la cultura e già vescovo ausiliare di Parigi, commenta così la manifestazione di ieri nella capitale francese. “E’ giusto – spiega al sito Vaticaninsider – manifestare contro le nozze omosessuali perché ad essere minacciata è l’alterità sui cui è fondata la società”. Tra i non cattolici presenti all’appuntamento di ieri, il porporato cita l’ex ministro socialista della famiglia dell’epoca di Mitterand, la moglie di Lionel Jospin.
“Tantissimi non credenti e omosessuali dichiarati – rileva – condividono la stessa posizione antropologica del mondo cattolico. Ciò dimostra che, come ci insegna il Beato John Henry Newman, la Chiesa difendendo la cultura cattolica salvaguarda la cultura ‘tout court'”. Poupard cita in proposito anche il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace. “Non si può tacere – spiega – di fronte alla distruzione della società condotta attraverso nuova concezione della sessualità che provoca una rivoluzione antropologica fondata sull’ideologia del gender”, attraverso cui “l’uomo nega la propria natura e decide che essa non gli è data come fatto precostituito, ma che è lui stesso a crearsela. E’ compito della Chiesa – conclude – difendere valori non negoziabili affinché questi possano tradursi in azione politica”.
“Non sono preoccupato, perché ho fiducia nel buon senso dell’opinione pubblica – afferma il portavoce dei vescovi francesi, monsignor Bernard Podvin, intervistato alla Radio Vaticana -. La questione ha un forte impatto sui valori della società e le persone di buon senso sanno che la famiglia è una cosa che riguarda noi tutti, al di là dell’appartenenza o dei diversi orientamenti politici e religiosi; è ovvio che la Chiesa prenda una posizione esplicita: come potrebbe rimanere indifferente di fronte a questo movimento popolare?”.

LA RISPOSTA DELL’ELISEO. “Stando ai primi elementi – ha detto una consigliera della presidenza dell’Eliseo – è una manifestazione consistente. Esprime una sensibilità che dev’essere rispettata”, ma “non modifica la volontà del governo di aprire un dibattito in Parlamento per consentire un voto”. Secondo un sondaggio di LH2 per Le Nouvel Observateur i francesi sono per il 53 per cento favorevoli all’apertura alle coppie omosessuali del matrimonio ma per il 50 per cento contrari all’apertura dell’adozione alle coppie gay.

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