Eutanasia, in Olanda sempre più cittadini ricorrono al suicidio assistito

La regione dei Paesi Bassi registra 559 casi di suicidio assistito in più rispetto al 2010. Aumentano le richieste anche in Svizzera, ma sono sempre meno i cittadini stranieri.

In Olanda l’eutanasia è una realtà in crescita, che nel 2011 ha toccato punte record. 559 casi di suicidio assistito in più rispetto al 2010, il 2.7 per cento dei decessi totali. Il segretario della Commissione governativa per l’eutanasia, Nicola Visee, ha affermato che le cause di questo aumento potrebbero essere rintracciate nell’aumento dell’età media della popolazione, in una maggiore accuratezza dei rapporti redatti dai medici o forse in un cambiamento nelle convinzioni etiche della popolazione.

IN SVIZZERA SEMPRE MENO STRANIERI. Nella nazione famosa per la clinica Dignitas, invece, di recente si è discussa in Parlamento la possibilità di limitare l’accesso all’eutanasia ai cittadini stranieri. La proposta è stata respinta, anche se negli ultimi anni le richieste di assistenza alla morte per persone provenienti da altri paesi (principalmente Germania, Francia e Inghilterra) sono diminuite, passando dai 199 casi del 2006 ai 97 del 2010. Diverso, invece, il discorso per i cittadini svizzeri, che sempre più decidono di ricorrere alla dolce morte: nel 1998 erano 43, 300 nel 2009. In Europa, allo stato attuale, l’eutanasia è una pratica consentita, oltre che in Svizzera e in Olanda, in Belgio e Lussemburgo.

 

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