È il jihadismo l’ideologia terrorista più pericolosa d’Europa

Gli attacchi in Unione Europea sono calati dai 57 dell'anno scorso a 15. Ben 11 sono stati compiuti da terroristi islamici. Il paese più colpito è la Francia

Manifestazione in Francia nel 2020 contro il terrorismo islamico dopo l’uccisione di Samuel Paty

Finalmente una buona notizia per l’Europa afflitta da guerra, siccità, inflazione, caro dell’energia: il report annuale di Europol sul terrorismo nei paesi dell’Unione Europea informa che l’anno scorso la somma degli attentati realizzati e sventati risulta essere appena un quarto di quelle del 2019 e del 2020. In tali anni si erano avuti rispettivamente 55 e 57 attacchi e progetti di attacco, mentre nel 2021 sono stati appena 15. Anche il numero degli arrestati per complicità in progetti terroristici è in diminuzione: dai 723 del 2019 ai 449 del 2020 ai 388 del 2021.

Il jihadismo è l’ideologia più pericolosa

L’analisi dei dati in flessione del 2021 svela dettagli particolarmente interessanti. La diminuzione complessiva del numero degli attentati riusciti e sventati ha portato al primo posto il jihadismo come ideologia ispiratrice del terrorismo in Europa, mentre nei due anni precedenti il maggior numero sia di attentati che di arresti per terrorismo in Europa faceva riferimento all’estrema sinistra e agli anarchici.

La Francia resta il paese europeo più colpito dal fenomeno, soprattutto per quanto riguarda la componente jihadista. L’unico, fra l’altro, che ha segnalato anche l’anno scorso tentativi di partenza di aspiranti miliziani jihadisti verso zone di combattimento extraeuropee: tre sospetti hanno tentato di raggiungere l’Afghanistan e il Mali, ma sono stati intercettati.

Gli attentati dei terroristi islamici

Nel 2020 il jihadismo risultava motivare appena un quarto degli attentati riusciti e sventati nella Ue: 14 su un totale di 57. Era sopravanzato dai seguaci dell’anarchia e delle ideologie di estrema sinistra (25) e si trovava a pari merito col terrorismo separatista o etnonazionalista (14). Queste ultime due voci si sono quasi estinte l’anno scorso, mentre i jihadisti risultano avere tentato o realizzato ben 11 dei 15 attacchi contabilizzati da Europol, cioè più dei due terzi.

Jihadisti continuano ad essere, come nei due anni precedenti, la maggioranza degli individui arrestati nella Ue per complicità in atti terroristici, e si segnala addirittura un aumento rispetto all’anno precedente: si è passati dai 254 del 2020 ai 260 del 2021. Questo significa che sono jihadisti i due terzi di tutti gli arrestati per terrorismo in Europa.

La Francia è il paese più colpito

La resilienza del terrorismo jihadista si nota soprattutto in Francia: lì hanno avuto luogo 2 dei 3 attentati jihadisti riusciti a livello europeo (si ricordano in particolare l’attentato di Rambouillet del 23 aprile 2021, nel corso del quale una donna poliziotto fu uccisa all’interno di un commissariato, e quello su territorio spagnolo a Roldan, nel sud del paese, del 17 settembre 2021, allorché un terrorista lanciò la sua vettura contro la terrazza di un ristorante provocando 1 morto e 5 feriti), e sono stati sventati 3 degli 8 attentati falliti.

La Francia continua ad essere il paese che arresta più jihadisti in Europa, anche se con numeri in flessione: 96 l’anno scorso contro i 202 del 2019.

Il terrorismo in Italia

Staccato il secondo paese della relativa classifica, la Spagna con 39 jihadisti arrestati. Nel 2021 la Francia è stata il paese numero uno anche per arresti di aspiranti terroristi di estrema destra: 29 sul totale di 64 a livello di tutta la Ue, seguita dall’Italia con 18. D’altra parte il nostro paese, da tempo leader in Europa per gli attentati riusciti o falliti di anarchici ed estrema sinistra, ha conosciuto una tregua l’anno scorso: nel 2019 e nel 2020 gli attacchi di tale provenienza erano stati rispettivamente 22 e 24, mentre non ne è stato registrato neanche uno nel 2021.

Tuttavia, pur con numeri in flessione, l’Italia continua ad essere ininterrottamente il paese dove hanno luogo il maggior numero di arresti di terroristi di estrema sinistra: sono stati 6 l’anno scorso (primo paese nella Ue insieme al Belgio), erano stati 24 nel 2020 e addirittura 98 nel 2019.

Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol, invita a tenere la guardia alta nonostante i numeri incoraggianti del 2021: «Il terrorismo continua a rappresentare un pericolo reale e attuale per l’Unione Europea. In un’epoca di sconvolgimenti geopolitici essa deve portare avanti le sue misure antiterroristiche più che mai».

@RodolfoCasadei

Foto Ansa

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