Dossier – Riunite a Milano le eteree e biondissime dame dei fratelli Pollaiolo

Riconosceremmo quei profili a metri di distanza. Sono le dame dei fratelli Pollaiolo. Già al plurale, perché non c’è soltanto quella del Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’attrattiva principale di quel gioiellino che è la casa museo del collezionista meneghino, che val la pena visitare anche più volte nella vita, per ricordarsi quanta meraviglia riesce a creare, anche in dimensioni relativamente ridotte, l’amore per l’arte. Ma torniamo ad Antonio e Piero del Pollaiolo, i fautori di questi elegantissimi ritratti della seconda metà del quattrocento, che adesso possiamo vedere per la prima volta nella storia insieme, nel suddetto museo milanese, grazie a prestiti internazionali provenienti dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, alla Gemäldegalerie di Berlino, al Metropolitan Museum of art di New York.

La retrospettiva, dal titolo Le dame dei Pollaiolo. Una bottega fiorentina del Rinascimento, è aperta fino al 16 febbraio 2015 e ci consente di fare un delizioso salto nel tempo fino all’epoca degli eleganti tessuti damascati e delle ricercate acconciature delle fanciulle bene del primo Rinascimento italiano. Bionde ed ingioiellate, queste eteree fanciulle sono il vessillo di una magna Italia, capofila di arti, scienze e buon gusto. Oltre ai loro ritratti, vengono esposti anche diversi dipinti di medio e piccolo formato, capaci di evidenziare le differenze tra la cultura pittorica di Antonio, caratterizzata da un disegno vigoroso e carico di energia, e quella di Piero, più preziosa e materica, attenta alla sfumature e alle trasparenze.

In occasione della mostra prendono anche il via le attività collaterali a supporto dell’iniziativa. Il primo appuntamento con i concerti sarà lunedì 24 novembre 2014  alle ore 20.30 presso laFondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo con il Concerto Straordinario in collaborazione con la Delegata del Sindaco di Milano alle Pari Opportunità.

@ARTempi_

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