Come governerebbero Pd e M5S? Farebbero leggi contro le catene ai cani e le paritarie

In Emilia-Romagna trovano l'intesa sulla «battaglia di civiltà» in difesa dei quadrupedi. A Bologna i grillini "ricattano" i democratici sul finanziamento alle scuole

È possibile un governo tra il Pd di Pier Luigi Bersani e il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo? Cosa potrebbero fare assieme? Difficile ragionare in astratto. Potrebbe essere, invece, interessante andare a vedere come già oggi i due partiti collaborano a livelli istituzionali inferiori. Della Sicilia vi abbiamo già raccontato, ma un altro caso assai interessante è quello rappresentato dall’Emilia-Romagna e dal suo capoluogo, Bologna, dove i due partiti hanno le loro roccaforti.

UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’. In Regione Emilia-Romagna, proprio ieri, si è giunti ad un accordo fondamentale per i destini del nostro traballante paese. Pd e M5S sono riusciti a convergere su un progetto di legge che vuole vietare la catena per i cani. Un progetto di legge che porta la firma di Marco Monari, capogruppo Pd, che ha investito del ruolo di relatore (insieme agli altri promotori) Andrea De Franceschi, veterinario ed esponente del Movimento 5 stelle.
Ieri la discussione sul tema è stata assai vivace. Lunghi ragionamenti sono stati dedicati alla sofferenza delle povere bestie costrette al guinzaglio e – in tempi di spending review – non sono mancati accorati appelli contro l’abbandono e il randagismo che tanto pesano sulle casse regionali. Ciceroniani discorsi sono stati pronunciati in favore di questo «atto di civiltà» e geniali proposte sono state avanzate per venire incontro ai cittadini (che avrebbero sei mesi per dismettere le catene e attrezzarsi con dei box certificati dal veterinario di fiducia e dal servizio dell’Ausl di zona).
Insomma, una convergenza è possibile; soprattutto su tali tematiche per le quali Davide Battistini, il promotore della campagna, ha deciso ieri di interrompere lo sciopero della fame esortando i politici a «mantenere i patti».

LE SCUOLE PARITARIE. Anche in comune a Bologna M5S e Pd si parlano. Proprio ieri il capogruppo grillino Massimo Bugani ha detto di «aspettarsi dei segnali» dal partito di Bersani perché esistono alcuni temi su cui «invertire la rotta». Il primo cittadino Virginio Merola (Pd) s’è professato aperto a instaurare una leale collaborazione. «Sul merito ci siamo sempre confrontati – ha spiegato il sindaco – e credo dovremo continuare a farlo soprattutto sul bilancio».
Ma non era al bilancio che i grillini pensavano. Non per altro, ma in quel bilancio, ha spiegato il consigliere comunale grillino Marco Piazza, «c’è anche il finanziamento pubblico alle scuole private. Come facciamo a votarlo?». Certo, se il Pd – che oggi è contrario al referendum anti-paritarie – ci ripensasse, allora se ne potrebbe parlare. Lo ha ribadito Bugani: «Se ci fossero dichiarazioni diverse» significherebbe che il «buon senso comincia ad entrare anche nel Pd».

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