Che fine ha fatto l’aereo malese? «Lo hanno rapito gli alieni». Tutte le spiegazioni dei complottisti

Qualcuno ha scomodato una maxi assicurazione sulla vita, altri più semplicemente un nuovo Triangolo delle Bermuda. Le teorie cospirazioniste più bizzarre sul Boeing 777 sparito da cinque giorni

Dio ci salvi dai complotti. E soprattutto dai complottisti, mai tanto scatenati come di fronte alla misteriosa sparizione dell’aereo malesiano che sabato decollava da Kuala Lumpur diretto a Pechino e del quale non si hanno più notizie ormai da 5 giorni. Come è possibile che un velivolo tanto grosso, un Boeing 777 con a bordo 239 persone, faccia perdere totalmente le sue tracce senza che i più sofisticati strumenti di ricerca riescano a rintracciarne qualche impronta? Se è caduto in acqua, perché neanche un detrito affiorato a galla? Se ha cambiato rotta, dove è atterrato? Ammettiamolo, di fronte al mistero a tanti piace trasformarsi in detective. Internet e i giornali fanno il resto, soffiando come vento estivo sui roghi della curiosità umana. E partorendo ricostruzioni sulla tragedia malese che vale la pena prendere in esame.


L’aereo è stato dirottato dai terroristi. È ovviamente la pista che si è seguita per alcuni giorni, avvallata dalla presenza sull’aereo di due uomini di origine iraniana, imbarcati con passaporti rubati. Oltretutto, dalla cabina di comando non è arrivato alcun segnale d’allarme che annunciasse qualche avaria all’aereo, il che lascia intendere che possa essere successo qualcosa di sospetto a bordo. Tuttavia, le autorità malesi hanno risolto il giallo su questi due passeggeri: nessun collegamento con gruppi terroristici, semplicemente erano profughi che cercavano di fuggire dal loro paese per riparare in Europa, dove li attendevano alcuni familiari.

Una truffa alle assicurazioni. Tesi che arriva direttamente da Khalid Abu Bakar, capo della polizia malese (per intenderci, quello che sosteneva i due presunti attentatori assomigliavano a Balotelli). Martedì in conferenza stampa ha sostenuto che si stanno seguendo tutte le piste di ricerca: «Magari qualcuno sul volo aveva stipulato una grande assicurazione sulla vita, e vuole che la sua famiglia guadagni da quella, oppure qualcuno deve tutti quei soldi a qualcun altro».

C’è un nuovo “Triangolo delle Bermuda”. Lo spunto arriva direttamente da Mohammad Nizar Jamaluddin, membro del parlamento della Malesia, che in un tweet (per il quale poi si è scusato) ha suggerito l’ipotesi che il fatidico fazzoletto di oceano famoso per le sparizioni misteriose si sarebbe spostato dall’Atlantico al Golfo della Thailandia.

È stata la Corea del Nord. L’accusa parte da un utente del sito Reddit: il carburante che l’aereo aveva nel suo serbatoio era sufficiente per coprire un volo fino a Pyongyang, dove già in passato il regime comunista asiatico ha dirottato dei voli. Famoso il caso del ’69, quando su un aereo della Korean Air Lines (compagnia della Corea del Sud) un agente segreto del nord fece cambiare rotta al velivolo per farlo atterrare nel suo Paese, scortato da 3 aerei militari. Sul perché Kim Jong-Un possa aver ordinato qualcosa di simile, il web si sbizzarrisce: potrebbero rapire i civili a bordo, oppure installarci delle armi nucleari e farlo atterrare su qualche stato nemico.

Interferenze aliene. La deviazione di rotta che l’aereo ha seguito sarebbe una prova inequivocabile che è stato attratto da interferenze extra-terrestri. Lo sostiene Alexandra Bruce, di ForbiddenKnowledgeTv, con un video che proverebbe a ricostruire gli ultimi momenti del velivolo prima di sparire dai radar, dove si vedrebbero alcune anomalie di volo. È quanto crede anche il sito di teorie cospirative Natural News, che non parla apertamente di alieni, ma è sicuro che «se non abbiamo ancora trovato detriti, significa che alcune forze totalmente nuove, misteriose e potenti sono al lavoro sul nostro pianeta, che potrebbero dirottare aerei fuori dal cielo senza lasciare alcuna traccia d’evidenza».


I 20 dipendenti della Freescale Semiconductor.
Su questo gruppo di passeggeri si sono costruite le ipotesi più grottesche. La loro azienda, multinazionale che ha sede in Texas, opera nel campo dell’elettronica, ma secondo il sito beforeitsnews.com (testata complottista che ha, tra i video più cliccati, una clip che prova che Michelle Obama sarebbe in realtà un uomo) avrebbe anche tra le maggiori produzioni degli armamenti di alta tecnologia elettronica, tra cui una sorta di “coperta” che renderebbe il velivolo invisibile ai radar e all’occhio umano (e la prova sarebbe il boato che poco dopo l’una di notte alcuni malesi avrebbero sentito provenire dal cielo, senza però vedere nulla di sospetto). Ma non è la sola ipotesi: perché l’azienda avrebbe anche un ruolo importante nella produzione di veicoli elettrici, e quindi, vuoi che una qualche compagnia petrolifera non abbia voluto eliminare un competitor del genere?

Il Vietnam e i passeggeri ancora vivi. Desta molto sospetto il fatto che tanti familiari dei dispersi hanno tentato di contattare i propri cari sul volo della Malaysia Airlines, trovando che il telefono squillava e i loro “status” sugli account di messaggistica istantanea era evidenziato ancora attivo. Per molti sarebbe la prova che sarebbero tutti ancora vivi, e qui il blog ShantiUniverse, altro portale di riferimento per complottisti, lancia la sua tesi: l’aereo si troverebbe semplicemente in Vietnam, dirottato poco dopo il decollo per poi essere usato come arma, per portare a termine nei prossimi giorni una sorta di 11 settembre cinese.

@LeleMichela

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