«Benedetto XVI è stato un autentico padre per Cl»

Le reazioni di leader politici, religiosi ed esponenti della società civile alla notizia della morte del papa emerito. Meloni: «Gigante della fede e della ragione». Lupi: «Ci ha spiegato la vera laicità della politica». Prosperi: «Grati per la sua amicizia»

Pubblichiamo di seguito le reazioni di leader politici, religiosi ed esponenti della società civile alla notizia della morte del papa emerito Benedetto XVI.

Giorgia Meloni

Benedetto XVI è stato un gigante della fede e della ragione. Un uomo innamorato del Signore che ha messo la sua vita al servizio della Chiesa universale e ha parlato, e continuerà a parlare, al cuore e alla mente degli uomini con la profondità spirituale, culturale e intellettuale del suo Magistero. Un cristiano, un pastore, un teologo: un grande della storia che la storia non dimenticherà. Ho espresso al Santo Padre Francesco la partecipazione del governo e mia personale al dolore suo e dell’intera comunità ecclesiale.

Davide Prosperi (Comunione e Liberazione)

Esprimo a nome del movimento di Comunione e Liberazione tutta la nostra profonda tristezza, pur carica di speranza, e il commosso cordoglio per la salita al Cielo del papa emerito Benedetto XVI. Un vero gigante della fede e un testimone fervente della bellezza della vita segnata dall’incontro con Cristo. È stato un autentico padre della Chiesa e anche un padre affezionato di ogni uomo e donna di quest’epoca. In particolare è stato senz’altro un padre affettuoso per noi di Comunione e Liberazione. In un mondo alla ricerca confusa di un significato per vivere, Benedetto ha infatti servito la Chiesa mostrando a tutti come, usando le sue parole, «l’intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà». Tutto il suo magistero è stato segnato dalla convinzione certa che la risposta adeguata alle domande dell’uomo contemporaneo è un avvenimento che rende presente il cristianesimo come il primo giorno ed è capace di generare un popolo vivo.

Su questo punto si è ritrovato vicino fin da subito a don Giussani, con il quale è nata una vera e profonda amicizia che è durata tutta la vita. Pur nel dolore, siamo immensamente grati a Dio per averci donato un amico e una guida nel cammino come lui. Siamo certi che la sua testimonianza porterà sempre più frutto nella vita di papa Francesco e della Chiesa, e quindi nella vita di ciascuno di noi. Domandiamo a Colui che ha tanto amato in vita che accolga Benedetto nella gioia del Paradiso, da dove potrà accompagnare il cammino della Chiesa tutta e della nostra Fraternità verso quella santità che lui ci ha mostrato dando la vita per l’opera di un Altro come un «umile lavoratore nella vigna del Signore».

Maurizio Lupi (Noi moderati)

Ci vorranno anni per riprendere il magistero di Benedetto e capire fino in fondo la grandezza di questo Papa. L’ultimo grande teologo del Concilio Vaticano II che ci ha insegnato l’urgenza del rapporto tra fede e ragione e tra progresso e tradizione. Nella sua prima enciclica, parlando della carità, ci ha ricordato che il cristianesimo non è una serie di dottrine e di norme morali, ma l’avvenimento di un incontro con Dio fatto uomo e presente nella Chiesa. A noi politici ha spiegato la vera laicità della politica che consiste nel perseguire la giustizia. In questo compito la religione non è un ostacolo, ma una risorsa preziosa per la ricchezza di umanità e di cultura che ha generato nella storia. Teniamo viva la memoria di questo grande uomo di pensiero, di fede e amante della libertà, come la sua vita ci ha testimoniato.

Compagnia delle opere

Il suo è stato un costante dialogo e pensiero critico verso la modernità. Un dialogo intessuto e ricercato con cuore aperto. Un insegnamento appassionato all’uomo, a chiunque. Nella Caritas in Veritate così scriveva: «La convinzione di essere autosufficiente e di riuscire a eliminare il male presente nella storia solo con la propria azione ha indotto l’uomo a far coincidere la felicità e la salvezza con forme immanenti di benessere materiale e di azione sociale». Sono parole che, lette oggi, colpiscono per la loro attualità e visione. A tutti gli uomini di buona volontà e in particolare a chi, come noi, è impegnato nel proprio ambito nella produzione economica Benedetto XVI ricordava come: «Senza forme interne di solidarietà e di fiducia reciproca, il mercato non può pienamente espletare la propria funzione economica». Sono i limiti del mercato che vediamo ancora oggi. La sua lezione, le sue parole dovranno essere riscoperte. La sua testimonianza di fede, anche dopo la rinuncia al Soglio Pontificio, è stata una lezione di amore all’interno della Chiesa e di fedeltà al suo Successore. La Compagnia delle opere nella preghiera ringrazia per il dono dell’incontro e della testimonianza di Benedetto XVI.

Foto Ansa

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