L’ultra correttissima Bbc colpisce ancora. Cancellata la parola “girl” «nell’eventualità che qualcuno si senta offeso»

Il network pubblico britannico censura il termine dalla replica di una innocua trasmissione di news sportive nel timore che possa sembrare sessista

Bring Back Our che? Sembra non conoscere limiti lo zelo politicamente corretto della Bbc. Adesso anche la parola “girl” è passibile di censura per la tv di Stato britannica. Il caso è scoppiato tre giorni fa, quando si è scoperto che l’impronunciabile termine in odore di “sessismo” è stato rimosso dalla replica di un innocuo programma, proprio con l’intenzione di evitare ogni eventuale offesa alla sensibilità di chissà chi.

LO SKETCH. La scena tagliata (foto in alto) faceva parte di una trasmissione sui Giochi del Commonwealth, una sorta di olimpiade dell’ex impero britannico. Si vede il presentatore, Mark Beaumont, ingaggiare una finta lotta con Cynthia Rahming, giovanissima campionessa di judo delle Bahamas. Una volta finito miseramente atterrato dall’atleta, Beaumont esclama ironicamente: «Questa non sono sicuro di riuscire a superarla: essere battuto da una ragazza di 19 anni». Che in inglese suona appunto così: «I am not sure I can live that down – being beaten by a 19-year-old girl». Ebbene, la prima volta che lo sketch è andato in onda sul canale Bbc News, in aprile, la frase è uscita tale e quale. Quando però successivamente il programma è stato replicato, si è scoperto che la parola “girl” era stata censurata.

LA CONFERMA. Inevitabile a questo punto che la Bbc diventasse la barzelletta dei giornali e delle altre tv del paese, che da tre giorni si divertono a criticare e a prendere in giro i vertici del network e il loro fondamentalismo benpensante. Tuttavia alla tv di Stato sembrano essere tutt’altro che scossi dal bombardamento di battutine. Al contrario, una portavoce della Bbc ha confermato ai media l’operazione, quasi scusandosi piuttosto perché la prima messa in onda del servizio non era stata depurata dalla parola “ragazza” come la seconda: «Hanno avuto più tempo per lavorarci la seconda volta. Mark non intendeva essere offensivo. Ma la parola “girl” è stata rimossa proprio nell’eventualità che lo fosse».

MAI DIRE GIRL. E nonostante la stessa Cynthia Rahming, la judoka “offesa” dalla Bbc, abbia dichiarato di non sentirsi affatto insultata dalle parole dell’incauto anchorman, più di una voce ha deciso comunque di giustificare la mannaia politicamente corretta della tv di Stato. Una per tutte, quella di B.J. Epstein, docente di letteratura alla University of East Anglia e blogger dell’Huffington Post Uk, che ha spiegato: «La parola “girl” non mi piace proprio! Penso che sia adeguato utilizzarla per indicare femmine diciamo fino a un’età di 11 o 12 anni, ma non dopo. Trovo offensivo quando la gente si riferisce a donne o femmine adulte come “girls” perché riduce chi e cosa siamo, e ci fa sembrare giovani e poco importanti».

I PRECEDENTI. Il “caso girl” conferma per altro una specie di deriva della Bbc nella sua corsa alla purezza linguistica politically correct. Solo pochi giorni fa infatti l’utilizzo della parola “nigger” (talmente irripetibile per la cultura anglosassone da essere ormai designata come “n-word”) è costata addirittura il posto a uno storico speaker radiofonico del network pubblico, David Lowe, colpevole di aver trasmesso – per la verità senza alcuna velleità razzista – una vecchissima canzone che la contiene. Mentre Jeremy Clarkson, mitico conduttore di Top Gear, ha rischiato seriamente di fare la stessa fine dopo essere stato sorpreso a canticchiare quell’espressione in un fuorionda, sebbene alla fine sia stato risparmiato. Dopo le pubbliche scuse, naturalmente.

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