Dal punto di vista filosofico, il «woke» si iscrive in un quadro che non ha nulla di nuovo. L’umanesimo occidentale moderno oscilla da secoli fra un polo oggettivista e un polo soggettivista. O l’uomo è una macchina di cui ci si domanda perché abbia una coscienza, o l’uomo è un puro spirito del quale ci si domanda perché sia attaccato a una macchina. I pensatori si affannano a escludere uno dei pezzi o a riattaccarli insieme. L’uomo dissociato dubita della sua anima e della sua libertà, o non sa più cosa farsene del proprio corpo… L’obiettivismo prende la forma del comportamentismo. Tutto, nell’uomo-macchina, doveva essere spiegato attraverso i riflessi condizionati. La coscienza di essere uomo o donna sembrò non essere altro che un insieme di riflessi acquisiti, che si potevano sostituire con altri. L’uomo? Una macchina programmabile e riprogrammabile.
Il soggettivismo divenne postmoderno. Per i moderni (per esempio Kant), tutto era sogg...