Xi Jinping avverte Hong Kong: vi rovineremo puntando su Shenzhen

In occasione del 40mo anniversario della nascita della zona economica speciale, il leader cinese ha lanciato un avvertimento alla "città autonoma"

Oggi la governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, doveva tenere il discorso politico più importante dell’anno sul presente e il futuro della “città autonoma”. L’evento era preparato e annunciato da mesi ma all’ultimo momento ha dovuto annullare tutto per volare a Shenzhen, la diretta rivale di Hong Kong, e ascoltare quello che il presidente della Cina, Xi Jinping, aveva da dire in occasione del 40mo anniversario della nascita della zona economica speciale. Come prevedibile, non sono arrivate buone notizie.

ROVINARE HONG KONG PREMIANDO SHENZHEN

Il leader cinese ha infatti promesso di fare di Shenzhen, che dista neanche 30 km dal Porto profumato, un centro commerciale internazionale, sviluppando i suoi settori tecnologico e finanziario. «Shenzhen diventerà la città modello di un grande e moderno paese socialista», ha detto.

Se alla vigilia del discorso gli osservatori si chiedevano perché Xi avesse obbligato la governatrice di Hong Kong a rimediare una figuraccia senza precedenti in patria, dimostrando a tutti chi è che comanda ormai nella “città autonoma”, al termine del discorso è diventato chiaro come il sole: il governo cinese è pronto a rovinare economicamente Hong Kong in favore di Shenzhen.

«SE NON PROMUOVI LA STABILITÀ, PERDI TUTTO»

Parafrasando le parole del leader cinese, ecco qual è il messaggio inviato da Xi a Hong Kong secondo Victor Gao, docente presso la China’s Soochow University di Suzhou: «Se non promuovi la stabilità, se giochi a fare la rivoluzione o viene invischiato in caos e anarchia, allora perderai tutti i vantaggi e le risorse che avevi. E il tuo sviluppo economico cambierà corso».

A Shenzhen si trovano le sedi di colossi come Huawei e Tencent. Xi ha sottolineato la necessità di integrare diverse città meridionali (tra cui Hong Kong) in una Greater Bay Area che faccia concorrenza alla Silicon Valley. Poi ha promesso alla città di 13 milioni di abitanti adagiata sul delta del Fiume delle perle più autonomia, un altro schiaffo in faccia a Hong Kong, che con l’entrata in vigore della legge sulla sicurezza nazionale sta lentamente perdendo la sua.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Exit mobile version