Via il raffreddore con cinquanta spicchi d’aglio

Una volta si diceva che l’aglio tenesse lontano i virus influenzali e se ne consigliava l’utilizzo se colpiti da raffreddore. È per questo motivo che è nata la leggenda che le teste d’aglio tenessero lontano i vampiri. Alla maggior parte delle persone però il sapore forte dell’aglio non piace, tanto è vero che molte aziende alimentari lo eliminano dai loro cibi, per venire incontro alle esigenze dei consumatori. Pazienza se un ligure riterrà il pesto senz’aglio un sacrilegio, meglio accontentare il mercato. Non la pensa così una dietista inglese, Helen Bond, che ha calcolato che il migliore rimedio contro i malanni di stagione è una zuppa con 50 spicchi d’aglio. Testata da lei personalmente.

ANTICHITA’. Le persone che lo assumono riescono a rinforzare il loro sistema immunitario, ed è un peccato che le aziende farmaceutiche non vogliano investire in questo tipo di studi, visto che già gli Egizi lo usavano per curare 22 malattie, e lo stesso facevano i Greci e i Romani”, spiega la portavoce dell’Associazione dietisti britannici. È invece riconosciuto che l’aglio sia utile per abbassare la pressione per questo motivo molti preparati erboristici lo consentono. Nel 2007 un dentista brasiliano scoprì che fare gargarismi di infuso all’aglio migliorava lo stato di salute delle gengive. Peccato che la più nota controindicazione al consumo dell’aglio sia l’alitosi.

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