Vasilij Grossman è tornato a casa sull’asse Mosca-Torino

Resoconto dell'importante convegno "L''eredità di Vasilij Grossman: attualità di un classico del XX secolo" svoltosi nella capitale russa a metà settembre

Dopo il primo Convegno Internazionale svoltosi in Russia a cinquant’anni dalla morte di Vasilij GrossmanL’eredità di Vasilij Grossman: attualità di un classico del XX secolo, Mosca, 12-14 settembre 2014 – si può dire che Grossman è davvero tornato a casa e ha acquisito ancor più importanza per il mondo.
Tra i circa 40 interventi di esperti da tutto il mondo, molti sono stati ad opera di professori provenienti dalle più importanti università russe. Dall’insieme delle relazioni è emerso innanzitutto il riconoscimento del ruolo decisivo di Grossman nella letteratura russa – ruolo sostenuto e sistematizzato da Vittorio Strada -, della classicità delle questioni che l’autore di Vita e destino pone al mondo e in particolare dell’importanza dei temi grossmaniani per la situazione attuale, in particolare per quanto riguarda la Russia.

Gli interventi di Oleg Budnickij (della prestigiosa High School of Economics di Mosca) e di Irina Scherbakova (della fondazione Memorial fondata da Sacharov), hanno messo ben in luce il nucleo dell’attualità dell’autore russo. Sia come reporter di guerra per il giornale dell’Armata Rossa, sia come autore del grande romanzo dedicato alla battaglia di Stalingrado, Grossman si situa in uno svincolo necessario per interpretare la storia russa. Nella versione del potere sovietico post-bellico così come per l’attuale potere espresso da Putin, la Seconda guerra mondiale è “Grande guerra patriottica”, la guerra che giustifica l’esistenza di un forte stato nazionale, e che può persino giustificarne ideologia e violenza. L’intervento di Irina Scherbakova ha illuminato, sotto questo aspetto, il motivo per cui Grossman abbia dovuto aspettare un gruppo di appassionati italiani per tornare a casa. Grossman che scrive contro l’ideologia da cui tutti siamo tentati, e contro quella dello Stato in particolare, non poteva e non può essere tanto gradito a nessun tipo di potere autoritario.

La testimonianza grossmaniana della Seconda guerra mondiale è tutta incentrata – come hanno spiegato John e Carol Garrard, professori emeriti dell’Università dell’Arizona e pionieri degli studi sullo scrittore – sul valore dei soldati in quanto “finalmente liberi” dall’opprimente presenza del Partito e delle sue forze di sicurezza. L’intervento di Budnickij ha messo in luce il ruolo cruciale dei taccuini di guerra di Grossman, conservati presso l’Archivio di Stato, e mai fatti oggetto di un’edizione critica e completa. Grossman era maestro nell’intervistare le persone – come è dimostrato dal racconto su Treblinka che giunse al tavolo del processo di Norimberga – e i suoi taccuini sono una fonte di prima mano e di grande affidabilità per spiegare che cosa davvero avvenne a Stalingrado.

L’edizione critica dei taccuini di guerra è uno dei compiti che il Centro Studi Vasilij Grossman, sempre più “cuore” mondiale degli studi specialistici, ha assunto per i prossimi anni, se i finanziamenti che devono garantire una simile eccellenza italiana non verranno meno.
Il convegno moscovita è anche stato teatro di un grande avvenimento che non può non appassionare tutti gli amanti di Grossman e della sua avventura umana: la direttrice del RGALI (il più importante archivio letterario della Federazione Russa), dott.ssa Tatiana Garjaeva, ha presentato la più importante acquisizione del fondo Grossman, giunta solo pochi mesi fa dalle segrete della Lubjanka, sede dell’FSB (ex KGB). A distanza di più di cinquant’anni, il celebre manoscritto di Vita e destino sequestrato a Grossman il 14 febbraio 1961 è finalmente stato rinvenuto e sarà presto disponibile agli studiosi. La minuta grafia di Grossman, le sue numerosissime cancellature, le annotazioni e le sottolineature dovranno essere oggetto di un lungo studio e ci vorranno molti anni per avere un’edizione critica di Vita e destino.

Questo manoscritto e tutti gli altri materiali del fondo saranno catalogati e indicizzati sull’avveniristica piattaforma Grossman Digital Documentation Center, curata dal Centro Studi Vasilij Grossman insieme alla start-up torinese Heritage srl, specializzata in tecnologie applicate ai beni culturali. La piattaforma, che a Mosca ha ricevuto l’accoglienza entusiasta degli esperti, è finalmente disponibile on-line sul sito dc.grossmanweb.eu e permette già ora di guardare e studiare molto di ciò che di e su Grossman è stato scritto. Grazie a uno speciale accordo che a Mosca il Centro Studi ha proposto all’Archivio di Stato della Federazione Russa e alla Houghton Library dell’Università Harvard, è destinato a diventare un esempio innovativo di archivio letterario virtuale.

Vasilij Grossman è tornato a casa, e su questo nuovo asse Torino-Mosca, virtualmente e fisicamente, giocherà il suo ruolo decisivo di vita e di memoria, contro il destino uniforme dell’ideologia, di Stato e di ogni uomo.

Exit mobile version