Un regalo di Natale davvero inaspettato. Forza Dinamo, forza Torres!

Cari amici, questa volta voglio raccontarvi una bella “favola di Natale” (a voi piacciono? A me moltissimo).

Parto dall’inizio, altrimenti non capite niente. Piera, la mia assistente oss, ogni mattina, prima di venire a casa mia, ha il compito di comprarmi il quotidiano di Sassari La Nuova Sardegna. Dopo la colazione passiamo alla lettura del giornale. Diciamo la verità: dopo aver guardato le notizie riportate in prima pagina, passiamo subito a quelle sportive: prima la Dinamo basket e poi ci “facciamo del male” leggendo cosa è capitato alla Torres calcio.

Poiché divoriamo ogni singola riga che riguarda la Dinamo, abbiamo fatto simbolicamente “amicizia” con Andrea Sini e Roberto Sanna, che scrivono in maniera magistrale gli articoli sulla squadra. Piera mi fa vedere i titoli, i sottotitoli, le foto, le pagelle, poi si passa alla lettura che – in teoria – dovrebbe durare 5 minuti. Ma per noi dura tutta la mattina, perché la lettura dei loro pezzi è inframezzata dalle nostre risate. Davvero, fanno “pisciare dal ridere” (scusate l’espressione, ma quando ci vuole ci vuole).

Ci divertiamo così tanto che Piera è spesso costretta a interrompere e asciugarmi le lacrime. Insomma, tra una cosa e l’altra, va via tutta la mattina anche perché io ci tengo sempre a dire la mia e, come potete facilmente immaginare, “parlare col cartello” allunga notevolmente i tempi del nostro dialogo. Se poi tenete conto che coinvolgiamo nella discussione anche gli infermieri, il fisioterapista e chiunque si trovi nella stanza, capite bene che ogni mattina la mia camera diventa un vero bar sport. Ma tutto in allegria, aiutati anche dal fatto che Sini e Sanna sanno sempre raccontare le imprese sportive con ironia e sarcasmo.

Insomma, per farla breve. Ho deciso che io quei due volevo proprio conoscerli. Lo desideravo da molto ma poi – a causa dei miei molteplici impegni – ero sempre costretta a rimandare. Eh sì, la vita di un malato di Sla è davvero densa. Se qualcuno di voi pensa che sia vuota e che abbia molti “momenti morti” si sbaglia di grosso. Qui, tra una cosa e l’altra, c’è sempre qualcosa da fare (a volte vorrei una serata “giusto per annoiarmi”!).

Così il 24 sera chi è venuto a trovarmi? Andrea Sini! Quando Immacolata mi ha detto che avevo una visita e ho visto entrare questo “bel ragazzo”, ho pensato: questo ha sbagliato persona, poi… guardandolo bene l’ho riconosciuto! Non credevo ai miei occhi, anche perché avevo “sbirciato” su internet che faccia avessero (sapete benissimo che non mi faccio mai i fatti miei)! Infatti volevo vedere i volti di chi, ogni mattina, mi faceva divertire così tanto. Ci siamo salutati e mi ha subito confessato che avrebbe voluto conoscermi al palazzetto dello sport in occasione della partita Dinamo-Siena, ma, visto che ero circondata da tanta gente e che, per di più, c’era anche il mio capitano (Vanuzzo), ha desistito! Ha quindi deciso di venire a trovarmi soprattutto dopo aver letto del mio dispiacere per la scomparsa di Giovanni Cherchi. Andrea ha contattato Stefania del gruppo Facebook, ed eccolo qui a casa mia. Mi ha regalato il suo libro sulla Torres, avendo letto del mio grande amore per la nostra squadra, e anche perché aveva saputo che anche mio padre, da giovanissimo, aveva giocato nella mia amata squadra.

Ho mostrato ad Andrea i miei “trofei”: il pallone autografato della Dinamo; la maglia del capitano Vanuzzo con tutti gli autografi della squadra; la maglia della Torres che mi era stata donata quando ero andata all’ultima partita per la promozione in lega pro; la bandiera della Torres che mi avevano regalato i tifosi della curva; il gagliardetto con gli autografi dei giocatori della Juventus; i cartelli con le scritte “riservato Susanna Campus” (esposto quando vado a vedere la Dinamo) e “la gente come noi non molla mai” (esposto dai tifosi dalla squadra); la maglia e la sciarpa dei commando; e, infine, l’ultimo regalo di Stefano Sardara e dei miei ragazzi: “il cartello per parlare più famoso del mondo”, il regalo di Natale più bello che abbia mai ricevuto, con tutti i loro autografi!

A quel punto, Andrea mi ha fatto il suo regalo, autografandomi il suo libro Con il nome di Torres in core. Ovviamente, affinché la mia fama da “faccia tosta” non venisse meno, gli ho chiesto la dedica. Andrea mi ha pregato di leggerlo e di fargli sapere cosa ne pensavo, senza risparmiare le critiche. Certo!, gli ho risposto: «Sarò spietata». Ebbene, ora che l’ho letto d’un fiato devo dirvi questo: è un libro meraviglioso che riesce a farti entrare dentro le vicende della squadra grazie a una portentosa ironia. Lo consiglio a chi ama la Torres, e chi non la conosce imparerà ad amarla come me.

Prima di lasciarlo andare a casa ho voluto la foto (e quando mai avrei avuto l’occasione di “immortalarmi” col mio giornalista sportivo e scrittore preferito?). Quando è uscito sembrava stesse andando via un vecchio amico (lo potrei definire un “cavaliere d’altri tempi” per il rispetto e la premura nei miei confronti!), e ci siamo ripromessi di risentirci.

Ecco, questa è stata la mia “notte di Natale”. E poiché il Natale è proprio il giorno della bella notizia inaspettata, devo dire che ho ricevuto un regalo graditissimo. Devo dire grazie a tutte le persone che mi aiutano a realizzare i miei desideri. Le favole sono belle se riusciamo a tirar fuori il bambino che è in noi e crediamo nella magia del creato. Provate a credere nelle favole, la mia “favola di Natale” si è realizzata inaspettatamente! Un altro sogno si è realizzato, e vado avanti come un carroarmato perché la vita è mia e nessuno riuscirà a fermarmi, tanto meno la Sla!

Bacioni,

Susanna

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