Ue, Juncker: «300 miliardi di investimenti per la crescita»

Approvata la nomina con 422 voti a favore e 250 contrari. Il discorso programmatico: «La priorità adesso sono crescita e occupazione». Parla anche dell'emergenza sbarchi: «Immigrazione non è un problema solo per Italia, Cipro e Malta, ma dell'Ue»

Il Parlamento europeo con 422 voti a favore, 250 contrari e 47 astenuti ha votato Jean Claude Juncker presidente della Comissione europea: il predecessore José Barroso aveva ottenuto, nel 2009, 382 voti a favore su 736. Juncker prima della votazione ha enunciato il programma, che tra suoi punti principali ha nuovi investimenti (pubblici e per i privati) per 300 miliardi di euro nei prossimi tre anni, per la crescita e per l’occupazione. Inoltre Juncker ha dedicato un altro passaggio al tema delle migrazioni: «I problemi dell’immigrazione clandestina e dei profughi non sono solo dell’Italia, di Cipro e di Malta. Sono problemi dell’Europa tutta».

«MIGLIOR USO DELLA FLESSIBILITA’». Nel discorso programmatico prima del voto Juncker ha poi parlato del tema che era stato al centro del vertice europeo prima della sua designazione, e che aveva visto l’Italia chiedere con forza maggiore flessibilità rispetto al patto di stabilità in nome di riforme strutturali per la crescita dei singoli paesi. Nel discorso di stamane di Juncker c’era la traccia della mezza vittoria riportata da Renzi in quell’occasione sulla linea “dura” del rigore a oltranza incarnato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: «I bilanci nazionali per la crescita e gli investimenti devono rispettare il Patto di stabilità e crescita, facendo il miglior uso della flessibilità già presenti nelle sue regole» ha detto Juncker. Poi ha aggiunto: «Creeremo un governo economico e l’Ue dovrà essere rigorosa con le riforme strutturali. Si dovrà riflettere su stimoli finanziari per accompagnarle, ad esempio con la creazione di una capacità di bilancio propria dell’Eurozona».

MOGHERINI IN CORSA PER ALTO COMMISSARIATO. Intanto vari quotidiani internazionali, riportano il nome di Federica Mogherini, attuale ministro degli Esteri italiano, tra i candidati ad alto rappresentante Ue per gli Affari esteri: «Federica Mogherini è considerata un buon candidato, ma ha dieci-undici paesi contro» hanno però spiegato al Corriere della sera fonti vicine a Juncker. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio italiana Sandro Gozi (Pd) ha subito precisato: «Se sarà necessario, l’alto rappresentante allora sarà designato a maggioranza».

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