Tavecchio, entra in campo la Fifa: «Figc indaghi sui presunti commenti razzisti»

Dopo la dichiarazione attribuita al candidato alla guida della Figc Carlo Tavecchio sui giocatori extracomunitari, la Fifa: «Lotta al razzismo è priorità assoluta»

La Federazione internazionale di calcio ha inviato alla Federazione italiana una lettera chiedendo si indaghi «sui presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza della Federazione italiana», cioè Carlo Tavecchio, che durante l’assemblea della Lega dilettanti ha detto che tra i giocatori extracomunitari c’è chi nel suo paese «mangiava banane».

«LA FIGC PRENDA MISURE APPROPRIATE». La Fifa nella sua lettera ha spiegato: “Le notizie di stampa sui presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla presidenza della Federazione italiana hanno allertato la Task Force della Fifa contro il razzismo e la discriminazione e il suo presidente Jeffrey Webb”. Poi ha comunicato che “ha scritto una lettera alla Figc chiedendo di prendere le misure appropriate per indagare e decidere sulla questione e riferire alla Fifa. Nella lettera la Fifa ha ricordato alla Federazione italiana che la lotta contro il razzismo è una priorità assoluta per la Fifa stessa. Nel 2013, il Congresso della Federazione internazionale ha approvato all’unanimità una forte risoluzione sulla lotta contro il razzismo e la discriminazione in cui, tra le altre misure, ha ricordato alle federazioni affiliate l’obbligo di mettere in campo il massimo impegno per eliminare il razzismo e la discriminazione nel calcio”.

ENTRA IN CAMPO L’UE. Persino la Commissione europea ha preso posizione oggi sul “caso Tavecchio”, con un comunicato in cui applaude il richiamo della Fifa e ricorda che «la non discriminazione è la pietra angolare della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e il razzismo e ogni altra forma di discriminazione non devono avere posto nel calcio»: lo ha detto Dennis Abbott, portavoce della Commissione Ue sport, cultura e istruzione. Abbott ha aggiunto che «seppur la Commissione riconosca in pieno l’autonomia delle federazioni sportive, riconosce tuttavia anche che il calcio, in quanto sport più popolare in Europa, ha delle responsabilità particolari nella lotta al razzismo. Eliminare il razzismo dal calcio deve continuare a essere una priorità a tutti i livelli del calcio».

I PRESIDENTI DELLE SQUADRE. Commenti sono arrivati anche da parte di alcuni club. Massimo Ferrero, il presidente della Sampdoria ha scritto un commento sul sito della squadra: «Così non si può continuare. La Lega di Serie A non può far finta di nulla: i presidenti devono rivedersi al più presto e rivalutare la posizione, altrimenti rischiamo il commissariamento della Figc». Il presidente del Cesena Giorgio Lugaresi ha raccontato che «Ho dovuto leggere almeno quattro volte le dichiarazioni del Presidente Tavecchio per la paura di aver preso un abbaglio e di aver capito “fischi per fiaschi”. La mia reazione è stata di profonda amarezza e di grande fastidio. Sono dell’idea che, dopo aver condiviso la sua candidatura perché abbracciava le modifiche di rinnovamento, da oggi tutti i Presidenti della Lega di Serie A dovrebbero sentirsi liberi di votare per la presidenza federale in assoluta autonomia, seguendo solo le proprie convinzioni e la propria coscienza».

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