Strage di pesci nella “piccola Venezia” francese: «Sono stati gli ambientalisti»

Sindaco e cittadini di Colmar contro i fanatici green di Extinction Rebellion, accusati di avere devastato la fauna del Lauch versando nel fiume un colorante verde fosforescente durante una protesta

Un pesce morto nel fiume Lauch reso verde fosforescente dagli ambientalisti di Extinction Rebellion. Foto postata su Facebook dal sindaco di Colmar, Éric Straumann

Parigi. Una strage di pesci. A causa dell’aumento della temperatura dell’acqua? A causa di un’infezione da parassiti? No, a causa di un potente colorante verde versato dagli ecologisti radicali di Extinction Rebellion.

Lo scorso 15 settembre, il gruppuscolo green oltranzista ha compiuto azioni di protesta «in diversi luoghi del centro di Strasburgo, in varie città dell’Alsazia e anche oltre il Reno», si legge nella pagina Facebook ufficiale, per denunciare il progetto di seppellire 42mila tonnellate di rifiuti tossici nel sito di Stocamine, ex miniera a Wittelsheim (Alto Reno). E tra le azioni di denuncia, il collettivo ha deciso anche di versare della fluoresceina, colorante organico che diventa verde a contatto con l’acqua, dentro il Lauch, il fiume che bagna la graziosa cittadina alsaziana di Colmar, nota come “la Petite Venise”. Il risultato? La sostanza utilizzata dagli ambientalisti di Extinction Rébellion per modificare il colore delle acque ha ucciso decine di pesci.

La furia del sindaco

«Sono stato avvertito dagli abitanti di Colmar della presenza di pesci morti nelle acque del Lauch, dopo l’inquinamento provocato da un movimento “ecologista”. L’autore dei fatti è stato identificato dalle Brigades Verts [corpo di guardie rurali che funge da polizia municipale e si occupa della protezione dell’ambiente, ndr]. Porteremo avanti una procedura giudiziaria contro questo individuo. Io stesso ho potuto constatare l’impatto sulla fauna acquatica di questo colorante, che è stato versato in grandi quantità e che resta ancora visibile a più di ventiquattro ore dal suo versamento», ha denunciato su Facebook il sindaco di Colmar, Éric Straumann, postando foto di un pesce morto e del fiume colorato di verde.

Al Figaro, il primo cittadino del comune alsaziano ha confermato di aver visto lui stesso «più di una decina» di pesci morti, e che quarantotto ore dopo l’operazione di Extinction Rebellion l’acqua del Lauch era ancora verde fluorescente.

L’autodifesa di Extinction Rebellion

Nonostante le foto e le testimonianze dei cittadini di Colmar, che certificano la morte dei pesci, i militanti del collettivo ambientalista hanno affermato che la fluoresceina è «totalmente inoffensiva» e che la loro azione non ha provocato un bel nulla. L’autore del pasticcio, denunciato da alcuni turisti secondo la stampa locale, è stato fermato in possesso di lattine contenenti colorante verde e con le mani macchiate di tintura. «È stato consegnato alla polizia nazionale dopo essere stato fermato» sabato pomeriggio e «non ha cercato di negare i fatti», ha fatto sapere la Brigade Verte di Colmar.

Il sindaco di Colmar, al Figaro, ha spiegato di essersi sempre a sua volta opposto al progetto Stocamine, che rischia di inquinare le falde acquifere. «Sostengo la loro causa!», ha affermato Straumann a proposito degli ambientalisti, prima di aggiungere: «Sono stato uno dei primi ad adottare una risoluzione contro lo stoccaggio di questi rifiuti quando ero presidente del consiglio generale dell’Alto Reno, nel 2016, ma allora ero solo e non ho visto alcuna azione da questo movimento ecologista…».

Gli eco-disastri degli «eco-estremisti»

Julien Aubert, esponente dei Républicains (destra gollista), ha attaccato Extinction Rebellion dalla tribuna di X: «Il colmo: degli “ecologisti” che rovinano l’ambiente! Un’estinzione in più, per ora, è quella dei pesci di Colmar». Sulla stessa scia Nicolas Goury, membro del Rassemblement national, il partito di Marine Le Pen: «Versando del colorante nel fiume, i militanti di Extinction Rebellion hanno ucciso numerosi pesci. Non smetteremo mai di sottolineare l’idiozia totale di questi eco-estremisti».

Non è la prima volta che gli oltranzisti del collettivo green si rendono protagonisti di azioni dissennate come questa. Nel marzo del 2022, un gruppo di attivisti vicino a Extinction Rebellion bloccò un treno in Bretagna in nome della “lotta contro l’agroindustria”, gettando sui binari 1.500 tonnellate di cereali destinati a nutrire i polli della filiera agroalimentare francese. Uno spreco da 2 milioni di euro.

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