«Shirley, teniamo vivo il carisma». Lettera da un’amica indonesiana

«Dopo la Messa, non potevo non andare a trovare don Giancarlo. Mi ha accolta con un abbraccio, quando ha saputo che aveva di fronte una donna indonesiana che ama don Giuss»

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Shirley Hadisandjaja è una signora indonesiana, sposata con un italiano, affezionata lettrice e abbonata di Tempi dal giorno in cui scoprì che c’era un giornale in Italia che aveva avuto l’ardire di inviare in Indonesia, per raccontare la tragedia della persecuzione anti-cristiana a Timor Est, addirittura tre ragazzi, allora studenti universitari (Emanuele Boffi, Luca Frigerio e Luca De Simoni). Era il 1999, e oggi, settembre 2015, Shirley ci ha scritto questa lettera:

LA FACCIA DELLA GRANDE FELICITÀ. Domenica 20 settembre, parrocchia di Santa Maria Addolorata e San Michele Arcangelo, Milano. Io e mio marito eravamo là per caso, durante la mostra su don Giussani “Dalla mia vita alla vostra”, volevamo distribuire ai parrocchiani i volantini pro-vita e non sapevamo nulla di don Giancarlo e don Andrea, che sono anche loro in Cl, finché ho sentito, alla conclusione della Messa, don Giancarlo, che celebrava i cinquant’anni del suo sacerdozio, parlare della mostra sul nostro caro don Giussani.

Dopo la Messa, non potevo non andare a trovare don Giancarlo per salutarlo, un amico nuovo. Mi ha accolta a braccia aperte, con un abbraccio, con gentilezza, quando ha saputo che di fronte lui c’era una donna indonesiana che ama don Giuss e i suoi amici. Mi ha fatta conoscere anche don Andrea, un giovane sacerdote della parrocchia. Gli ho raccontato un po’ della piccola comunità che c’è in Indonesia e sono rimasti stupiti. Ho invitato loro e la comunità a venire a Jakarta dove possono incontrare monsignor Antonio Guido Filipazzi, nunzio apostolico dell’Indonesia, che è molto vicino al nostro movimento. E prima di andare via, don Giancarlo mi ha preso la mano e ha detto una cosa importante: «Allora Shirley, teniamo vivo il carisma».

Di questi giorni è l’uscita del primo libro scritto da don Julián Carrón, il successore di don Giussani alla guida di Cl. Avremo presto occasione di scriverne, ma diciamo subito che è lo stesso Carrón a parlare di «nuovo inizio» per il movimento e di «personalizzazione della fede». Materia controversa per alcuni e affascinante per altri. Infatti è normale e giusto che un movimento soffra controversie e partecipi del tramestio della vita come capita a tutti. Ma ecco, ci insegna la nostra amica Shirley, sempre in lotta perché mai venga meno l’unità sorgiva e il cammino di gente che come Abramo è stata letteralmente inventata alla storia dall’irruzione di un Altro. Ecco, «teniamo vivo il carisma».

@LuigiAmicone

Foto Ansa

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