Roberto Saviano sull‘Espresso ha scritto un articolo intitolato “È facile spiegare i gay ai bambini”. Tra le altre cose, ha anche accennato alle manifestazioni delle Sentinelle in piedi, volendo vedere solo quel che vuole lui. Ha, infatti, utilizzato qualche filmato e dichiarazione ritrovati in rete piuttosto che – con maggiore onestà intellettuale – riportare i veri motivi per cui le Sentinelle si recano in piazza e manifestano silenziosamente. Ovviamente ognuno vede ciò che vuole, ma “dimenticarsi” che in molte piazze le Sentinelle siano state aggredite, bè, rivela il punto di vista distorto di chi scrive per sentito dire.
Ne consegue, secondo questo ragionamento, che da Aristotele – che com’è noto definitiva la famiglia «comunità che si costituisce per la vita quotidiana secondo natura» ai Padri Costituenti – per i quali la famiglia è «società naturale fondata sul matrimonio» – la storia umana sarebbe costellata di bifolchi che hanno incautamente maneggiato il concetto di “natura”, per di più associandolo alla famiglia, senza sapere in quale guaio si stavano cacciando e quali odiose discriminazioni stavano giustificando. Può darsi che Saviano abbia ragione, chissà. L’impressione di chi scrive, in effetti, è che se non si riesce a capire ad un bambino spettano padre e madre il problema sia un altro, ben più radicale di quello filosofico di natura: quello di cecità.