Sanità. Tagliare spesa pubblica e tempi di attesa si può. Anche grazie a una app

Il 25 e 26 giugno all'"expo" milanese dei sistemi sanitari un grande confronto Italia-estero su spending review, modelli di governance e innovazione

Secondo l’Aifa, l’Agenzia italiana di vigilanza sul farmaco, la spesa farmaceutica italiana nel 2014 è stata di oltre 7 miliardi di euro. Una cifra enorme, che impone l’urgenza di una razionalizzazione, possibilmente evitando tagli che ricadano sul cittadino. Proprio mentre l’attenzione mondiale si concentra a Milano sui temi di Expo, il nutrimento del pianeta e l’equa distribuzione delle risorse, anche il mondo della sanità europea sceglie il capoluogo lombardo per riflettere su una più efficiente sostenibilità economica. “Modelli sanitari europei a confronto tra innovazione tecnologica, farmacologica e organizzativa” è il titolo della “mini expo” organizzata per il 25 e 26 giugno dall’associazione Motore Sanità a Palazzo Pirelli, durante la quale, per la prima volta, medici, aziende ospedaliere e Asl di tutta Italia si confronteranno fra loro e con i rappresentanti dei sistemi sanitari di Germania, Olanda, Francia, Portogallo, Svezia, Croazia e Romania (ingresso gratuito e aperto al pubblico con accredito obbligatorio, fino ad esaurimento posti).

TAGLIARE SENZA TOGLIERE? Il tema della sostenibilità della spesa sanitaria tocca direttamente il cittadino, anzitutto per il livello di efficienza che può offrire all’intero sistema nazionale. Una razionalizzazione delle uscite, infatti, non implica per forza eliminare dei servizi, ma al contrario può significare renderli migliori evitando sprechi di risorse e denaro. Al convegno milanese di Motore Sanità si discuterà di temi sensibili in questo senso, dai “farmaci orfani” (i medicinali per la cura di malattie rare, spesso caratterizzati da costi proibitivi) alle cure transfrontaliere, che sono sempre più richieste dai cittadini eppure spesso trovano le istituzioni ancora impreparate.

DIGITALE A RILENTO. Sul fronte della spesa, si rifletterà su una peculiarità della sanità italiana. Se infatti la nostra pubblica amministrazione fa sempre un maggior ricorso alle nuove tecnologie per ridurre costi e migliorare la propria efficienza, nella sanità digitale nel 2013 gli investimenti sono stati di 1,47 miliardi di euro, appena l’1,2 per cento della spesa sanitaria pubblica, meno del 4,6 per cento rispetto all’investimento del 2012. In questo panorama poco luminoso, però, troverà ampio spazio anche una case history in controtendenza, quella di “Appfacile”, lanciata dalla Asl Milano 1 e attiva dal 1° maggio 2015, in concomitanza con l’inaugurazione di Expo. Concepita inizialmente per i dispositivi Android, dal 26 giugno la app è disponibile anche su Apple store (come da schermata riprodotta qui sopra).

BASTA CODE. Trovarsi in un momento di emergenza senza sapere dove andare, o quanto tempo sarà necessario per ottenere una visita e una diagnosi medica è un problema davanti al quale ogni cittadino si è trovato almeno una volta nella vita. Appfacile, tramite la geolocalizzazione attiva ormai su qualsiasi smartphone, consente all’utente di conoscere in tempo reale la situazione di affollamento dei Pronto soccorso più vicini e di valutare subito dove recarsi per essere curato, evitando code o intasamenti. In questo modo, la Asl Milano 1 sta anzitutto offrendo un servizio utile al cittadino, ma al tempo stesso sta ottenendo un risparmio dei costi e del personale sanitario, grazie alla redistribuzione dei pazienti.

TURNI E PRENOTAZIONI. Non solo: la app consente agli utenti anche di contattare con facilità le farmacie aperte, notti o giorni festivi compresi. Permette inoltre di prenotare in modo semplice e veloce visite specialistiche e esami, di spostare o disdire gli appuntamenti, evitando lunghe attese al telefono. Appfacile è stata pensata non solo per i residenti, ma anche per i visitatori di Expo che si trovano a Milano per poco tempo, e offre una serie di informazioni utili ad accesso immediato. Venerdì mattina, dalle 9.30, il direttore generale della Asl Milano 1 comunicherà per la prima volta i dati dei primi due mesi di attività di questo servizio, che potrebbe fare da apripista per tutto il sistema sanitario italiano.

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