Roccella, gli utili idioti e la grande paura del “Partito-Principe”

Peggio dei contestatori di Torino, c’è chi li giustifica. C’è un problema di libertà d’opinione e, soprattutto, di potere

Chiedere ai contestatori di Eugenia Roccella di rispettare le opinioni altrui non è sbagliato, è solo abbastanza inutile. Non è sbagliato perché, chi solo abbia pazienza di guardare i video della manifestazione al Salone del Libro di Torino, avrà ben chiaro di come siano andate le cose.

È tutto alla luce del sole: è stato impedito di parlare a una ministra che voleva presentare la sua autobiografia in cui racconta di sé, della sua infanzia, della sua formazione nel mondo radicale (il padre, Franco, ne fu uno dei fondatori), di Marco Pannella e Pier Paolo Pasolini. È un libro meraviglioso, come abbiamo scritto più volte, e con Roccella ne abbiamo discusso a Milano.

https://www.youtube.com/watch?v=6TICFIvF83M&t=2399s
«Noi rifiutiamo il dialogo»
Si doveva dibattere di quello, ma agli agitati di Non una di meno e Extinction Rebellion non importava. Lo hanno detto chiaramente e lo hanno mostrato il giorno stesso, urlando e battendo i pugni, leggendo il loro sconclusion...

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