Coordinare le risposte e chiarire gli obiettivi per evitare un conflitto mondiale

La necessità di contrastare le aggressioni e di restare legati a Washington nonostante la debolezza di Biden e Trump. L'azione militare di Israele non sia separata da quella diplomatica. Rassegna ragionata dal web

Sull’Informale Niram Ferretti scrive: «Come la Germania negli anni ’40, l’Iran persegue una politica votata all’egemonia e spinta da un disegno messianico-imperialista, che, diversamente da quello perseguito dal Terzo Reich, è esplicitamente religioso e riguarda la supremazia nel mondo islamico. All’interno di questo disegno, Israele deve essere spazzato via, così come l’Arabia Saudita, custode dei luoghi sacri dell’Islam, deve soccombere. L’Iran, attraverso i suoi delegati in Libano, Siria, Iraq e Yemen, ha allungato da tempo i propri tentacoli al fine di un espansionismo esplicito che non solo non è diminuito nel corso dell’ultimo decennio ma è aumentato, sconfessando di fatto le politiche americane finalizzate al contenimento e quelle di supporto europee (non va dimenticato che nell’accordo per il nucleare iraniano, tra i firmatari c’erano Francia, Germania e Gran Bretagna). Ciò nonostante gli Stati Uniti continuano a ritenere che la cosa migliore sia quella di trovare con l’Iran un...

Contenuto riservato agli abbonati: abbonati per accedere.

Già abbonato? Accedi con le tue credenziali:

Exit mobile version