Quebec, non si assiste più chi tenta il suicidio

Il Collegio dei medici si è visto costretto a pubblicare nuove linee guida: «Da un punto di vista morale, il dovere di agire per salvare la vita del paziente si fonda sui principi di fare il bene e non fare il male»

Dopo aver legalizzato l’eutanasia, il Quebec è costretto a correre ai ripari. Se la legge è entrata in vigore solo a dicembre, è dal giugno del 2014 che l’omicidio su richiesta (anche dei pazienti con fragilità psicologiche) è passato al Parlamento, che ha dato 17 mesi di tempo ai medici per prepararsi alla rivoluzione.

CASI ALLARMANTI. In questo arco temporale si sono verificati degli episodi che hanno allarmato il Collegio dei medici del Quebec, fino a portarlo a varare delle nuove linee guida etiche in cui si ricorda al personale sanitario che bisogna salvare la vita ai pazienti che cercano di suicidarsi. Yves Robert, segretario del Collegio, ha dichiarato al National Post che un numero indefinito di medici ha interpretato il tentato suicidio in modo arbitrario come un’implicita richiesta di rifiuto delle cure.

«FARE IL BENE, NON IL MALE». Data la legalizzazione dell’eutanasia, l’interpretazione non è così insensata. Eppure Robert ha sottolineato che, «da un punto di vista morale, questo dovere di agire per salvare la vita del paziente, o di prevenire gli effetti di un intervento troppo tardivo, si fonda sui principi di fare il bene e non fare il male e su quello di solidarietà», per cui non intervenire «sarebbe una negligenza». Il Collegio dunque afferma quanto viene negato dalla legge sull’eutanasia, riconoscendo che esistono principi etici oggettivi a cui le procedure si devono attenere. E ricorda anche che potrebbero essere necessari dei trattamenti psichiatrici, perché «il riconoscimento della sofferenza psichica può permettere a una persona che si vuole uccidere di ripensare differentemente alla sua vita».

OLTRE 1.000 SUICIDI. Facendo emergere il problema, il direttore del Poison Control Center del Quebec, Maude St-Onge, ha spiegato che in pronto soccorso i medici spesso non sanno come procedere con chi ha provato a uccidersi. In molti casi di tentato suicidio tramite avvelenamento, l’autore poteva essere salvato facilmente senza ripercussioni per la sua salute futura. Ma questo non è stato fatto. E i casi potrebbero non essere pochi dato che in Quebec più di mille persone ogni anno si suicidano.

@frigeriobenedet

Foto obitorio da Shutterstock

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