Povere Pmi! Negli ultimi sei anni «il fisco si è complicato alla velocità di una nuova norma a settimana»

All'assemblea di Confartigianato presentati una serie di numeri interessanti su tasse, burocrazia, norme e debiti della pa. «Paghiamo l’energia elettrica il 31% in più rispetto alla media europea»

«Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose» è una frase di Albert Einstein che Giorgio Meletti, presidente di Confartigianato (associazione che raduna 1 milione e 390 mila imprese), ha citato per introdurre la sua relazione nell’assemblea dell’associazione. Meletti ha rivendicato il fatto che «il sistema delle piccole imprese che rappresentiamo ed il sistema associativo che interpretiamo, “noi” non siamo stati fermi, non abbiamo continuato a fare le stesse cose: siamo cambiati. E molto».

LE PMI. L’apertura intelligente alle nuove tecnologie e all’estero ha fatto sì che «la manifattura italiana viva una rinascita dopo la sua morte annunciata». «Nel primo trimestre 2014 – ha detto Meletti – le nostre esportazioni sono aumentate dell’1,5 per cento rispetto al 2013. Addirittura in Cina, nell’ultimo anno, abbiamo venduto beni per un valore di oltre 10 miliardi, con un incremento del 12,2 per cento del nostro export».
Il presidente ha sottolineato con orgoglio un tessuto imprenditoriale («4 milioni 300mila aziende, il 99,4 per cento del sistema imprenditoriale, che danno lavoro a oltre 11 milioni di persone») che anche in un periodo di crisi ha deciso di non mollare. Anzi, come testimoniato «dalla grande manifestazione in piazza del Popolo, a Roma, dove il 18 febbraio più di sessantamila imprenditori si sono riuniti sotto le bandiere delle loro associazioni e di Rete Imprese Italia per fare ascoltare la propria voce e proporre soluzioni concrete ai temi della crisi».

ECCO L’ELENCO. Meletti non ha nascosto le criticità. No a una politica che dimentichi le parti sociali, che s’accontenti degli «annunci rivoluzionari» ma poi combini poco, che lasci cittadini e imprenditori soli nei labirinti burocratici e incertezze sulle scadenze fiscali (se state pensando a Imu/Tasi/Tasi e Sistri siete nel giusto). E ha spiegato che «le nostre piccole imprese pagano l’energia elettrica il 31% in più rispetto alla media europea. Si tratta di 4 miliardi di euro di maggiori costi». Ha quindi illustrato un report del Centro studi di Confartigianato che ha sciorinato una serie di numeri interessanti che di seguito riportiamo.

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