Papa Francesco: «Cari seminaristi non siate funzionari, ma pastori come Gesù»

«Non vi state preparando a fare un mestiere, a diventare funzionari di un’azienda o di un organismo burocratico. Voi state diventando pastori ad immagine di Gesù Buon Pastore»

Papa Francesco, parlando stamane ai seminaristi del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, li ha esortati a non essere dei funzionari, ma dei pastori «ad immagine di Gesù».
«Voi, cari seminaristi – ha detto il Pontefice -, non vi state preparando a fare un mestiere, a diventare funzionari di un’azienda o di un organismo burocratico. Abbiamo tanti, tanti preti a metà cammino… Un dolore, che non sono riusciti ad arrivare al cammino completo; hanno qualcosa dei funzionari, qualche dimensione burocratica e questo non fa bene alla Chiesa. Mi raccomando, state attenti a non cadere in questo! Voi state diventando pastori ad immagine di Gesù Buon Pastore, per essere come Lui e in persona di Lui in mezzo al suo gregge, per pascere le sue pecore».
«Di fronte a questa vocazione – ha proseguito – noi possiamo rispondere come la Vergine Maria all’angelo: “Come è possibile questo?”. Diventare “buoni pastori” «è una cosa troppo grande, e noi siamo tanto piccoli», ma in realtà «non è opera nostra», ma «dello Spirito Santo, con la nostra collaborazione».

NON SIATE MEDIOCRI. Richiamando le parole di san Paolo, papa Francesco ha detto che la vocazione sacerdotale è riassumibile nelle parole: «”Non vivo più io, ma Cristo vive in me”. Solo così si può essere diaconi e presbiteri nella Chiesa, solo così si può pascere il popolo di Dio e guidarlo non sulle nostre vie, ma sulla via di Gesù, anzi, sulla Via che è Gesù».
Il Papa ha invitato i seminaristi a meditare ogni giorno il Vangelo e a confessarsi «sempre!». Essere buoni pastori «significa cibarsi con fede e con amore dell’Eucaristia, per nutrire di essa il popolo cristiano, essere uomini di preghiera, per diventare voce di Cristo che loda il Padre e intercede continuamente per i fratelli». Se voi «non siete disposti a seguire questa strada, con questi atteggiamenti e queste esperienze – ha ammonito il Papa – è meglio che abbiate il coraggio di cercare un’altra strada. Ci sono molti modi, nella Chiesa, di dare testimonianza cristiana e tante strade che portano alla santità anche. Nella sequela ministeriale di Gesù non c’è posto per la mediocrità, quella mediocrità che conduce sempre ad usare il santo popolo di Dio a proprio vantaggio. Guai ai cattivi Pastori che pascolano se stessi e non il gregge! – esclamavano i Profeti, con quanta forza».

GUAI AI CATTIVI PASTORI. «Guai ai cattivi pastori – ha detto ancora Francesco – perché il seminario, diciamo la verità non è un rifugio per tante limitazioni che possiamo avere, un rifugio di mancanze psicologiche o un rifugio perché non ho il coraggio di andare avanti nella vita e cerco lì un posto che mi difenda. Pio XI una volta aveva detto che era meglio perdere una vocazione che rischiare con un candidato non sicuro. Era alpinista, conosceva queste cose». Il Papa ha concluso il suo discorso affidando i seminaristi alla Vergine Maria. «I mistici russi – ha osservato – dicevano che nel momento delle turbolenze spirituali bisogna rifugiarsi sotto il manto della Santa Madre di Dio». Uscire dunque, ma «coperti con il manto» di Maria.

Exit mobile version