Papa Francesco ai media: «Le storie umane non vanno strumentalizzate. Fuggite da calunnia e disinformazione»

«Cercate la verità, la bontà e la bellezza»: queste le indicazioni che il Papa ha dato a tutti i media incontrando i membri dell’associazione “Corallo”

«Cercate la verità, la bontà e la bellezza», «fuggite dai peccati della calunnia, della diffamazione e della disinformazione» e non «strumentalizzate le storie umane». Queste le indicazioni che papa Francesco oggi ha dato a tutti i media incontrando i membri dell’associazione “Corallo”, che riunisce le emittenti radio-televisive cattoliche italiane.

«VERITÀ, BONTÀ E BELLEZZA». Per il Papa il lavoro dei media è «cercare la verità, la bontà e la bellezza come vengono da Dio e sono nell’uomo». Tutti i media, grandi e piccoli: «Non c’è né grande né piccolo: ognuno ha la sua funzione. Tutti rispondiamo alla vocazione di servizio nella Chiesa, tutti abbiamo una funzione. Io farei questa domanda: chi è più importante nella Chiesa? Il Papa o quella vecchietta che tutti i giorni prega il Rosario per la Chiesa? Che lo dica Dio: io non posso dirlo. Ma l’importanza è di ognuno in questa armonia, perché la Chiesa è l’armonia della diversità».

«RISPETTO PER LE STORIE UMANE». Ma papa Francesco ha anche parlato dei peccati dei media: «I più grossi sono quelli che vanno sulla strada della bugia, della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione. Da questi tre peccati, per favore, fuggite». Ha poi invitato tutti a dare attenzione alle tematiche importanti per la vita delle persone «non in maniera sensazionalistica, ma responsabile, con sincera passione per il bene comune e per la verità».
Spesso «nelle grandi emittenti questi temi sono affrontati senza il dovuto rispetto per le persone e per i valori in causa, in modo spettacolare. Invece è essenziale che nelle vostre trasmissioni si percepisca questo rispetto, che le storie umane non vanno mai strumentalizzate. Oggi c’è molto inquinamento, e anche il clima mediatico ha le sue forme di inquinamento, i suoi veleni. C’è bisogno di far circolare aria pulita, che la gente possa respirare liberamente e che dia ossigeno alla mente e all’anima».

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