Onu: «Uso di sostanze chimiche e crimini contro l’umanità accertati in Siria»

L'Onu presenta il rapporto della Commissione d'inchiesta. Non è chiaro chi abbia usato le armi chimiche, crimini sia da parte del governo che dei ribelli

«Ci sono fondati motivi di ritenere che quantità limitate di sostanze tossiche siano state utilizzate in quattro attacchi in Siria». È questo uno dei risultati dell’indagine compiuta dalla Commissione Onu di inchiesta sulle violazioni dei diritti umani in Siria. Secondo il presidente della Commissione, che non è stata ammessa in Siria e si è basata sulle testimonianze dei rifugiati e della gente fuggita dal paese, «non è stato possibile, sulla base delle prove disponibili, determinare i precisi agenti chimici utilizzati, i loro sistemi di rilascio e gli autori. Altri incidenti rimangono sotto inchiesta».

ARMI CHIMICHE. Non è dunque stato accertato se a condurre attacchi a base di sostanze chimiche sia stato il governo o i ribelli. Regno Unito e Francia, però, hanno dichiarato di avere «prove fisiologiche dell’utilizzo di gas sarin in Siria, molto probabilmente da parte del regime di Bashar al-Assad». Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha però dichiarato che prima di prendere provvedimenti come l’intervento armato, ipotesi ventilata dal ministro degli Esteri francese, servono più certezze.

CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ. Il rapporto dell’Onu, presentato ieri e che copre il periodo che va dal 15 gennaio al 15 maggio, documenta «quotidiani crimini di guerra e contro l’umanità» sia da parte del regime di Assad che dei ribelli. Anche se, precisa il presidente brasiliano della Commissione Paulo Pinheiro, da parte del governo i crimini sono stati maggiori e più efferati. «Forze governative e milizie affiliate hanno commesso omicidi, torture, stupri, spostamenti e sparizioni forzate e altri atti inumani. Molti di questi crimini sono stati perpetrati nell’ambito di attacchi diffusi o sistematici contro le popolazioni civili e costituiscono crimini contro l’umanità», afferma il documento.

RIBELLI E ASSAD. Nel rapporto si citano anche «gravi violazioni del diritto umanitario internazionale – tra cui esecuzioni sommarie, arresti e detenzioni arbitrari, attacchi illegali, saccheggi e distruzioni di proprietà e beni protetti». «Forze pro-governative hanno sistematicamente fatto ricorso all’assedio in tutto il paese – continua – intrappolando i civili e controllando l’arrivo di cibo, acqua, medicine ed elettricità. Anche gruppi armati anti-governativi si sono macchiati di crimini di guerra, tra cui omicidio, condanne ed esecuzioni senza processo, torture, sequestri di persone e saccheggi».

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