Obama giura per il secondo mandato: «Fratelli e sorelle gay devono avere gli stessi diritti»

Barack Obama ha prestato il suo giuramento al Campidoglio come presidente degli Stati Uniti. Ha parlato di pace, immigrazione e diritti per gli omosessuali

Barack Obama ha prestato il suo giuramento al Campidoglio come presidente degli Stati Uniti.
Ha detto che gli Stati Uniti debbono superare le divisioni e «andare avanti come una sola nazione ed un solo popolo». Tra le sue priorità ha elencato la necessità di fare dure scelte per ridurre il deficit e i costi della salute e ha ricordato che «la prosperità dell’America» si fonda «sulle larghe spalle di una classe media forte». «Il nostro viaggio non è finito», ha ammonito «e dobbiamo agire subito dobbiamo intervenire nel nostro tempo».

GUERRA E PACE. Con il ritiro delle truppe in Iraq e quello dell’Afghanistan a fine 2014, «è finito un decennio di guerre ed ora deve cominciarne uno di sviluppo economico». Secondo il presidente, in politica estera punta bisogna rinnovare le «forti alleanze» con i partner nel mondo, con l’obiettivo di riuscire a costruire insieme «un mondo pacifico». «L’America intende appoggiare la democrazia ovunque, dall’Asia all’Africa, dal Sud America al Medio Oriente nel nome di quanti aspirano alla democrazia». Obama ha aggiunto che «pace e sicurezza durevoli non richiedano un conflitto perpetuo».

DIRITTI GAY. Le questioni dei diritti dei gay, delle donne e dell’immigrazione sono stati esplicitamente affrontati nel discorso inaugurale. «Fratelli e sorelle gay devono avere gli stessi diritti», ha detto Obama. «Spetta alla nostra generazione portare avanti ciò che i nostri padri fondatori hanno iniziato. Il nostro viaggio non sarà finito fino a quando i nostri fratelli e le nostre sorelle gay saranno trattati come gli altri davanti alla legge perché se siamo stati creati tutti uguali allora anche l’amore con cui ci impegniamo verso l’altro deve essere lo stesso».
Sul fronte dell’immigrazione «il nostro viaggio non sarà finito fino a quando non avremo trovato vie migliori per accogliere esuli provati pieni di speranza che vedono nell’America la terra delle opportunità». Tra le priorità della sua agenda per il secondo mandato, anche le pari opportunità per le donne perché «il nostro viaggio non sarà finito fino a quando i risultati da loro ottenuti non saranno commisurati ai loro sforzi».

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