Non si sa se sia peggio essere figli di Trump o essere proprio Trump

Oggi il Corriere della Sera piazza il tradizionale boxino su Trump-che-rovina-cose a pagina 15. La notizia a quanto pare è che i figli di Trump puzzano. Oppure emettono rumori molesti. O magari impongono dazi agli estranei. Chissà. In ogni caso nessuno vuole sedersi accanto a loro. Ma proprio nessuno, nemmeno le persone che sono effettivamente sedute accanto a loro. Per chi volesse approfondire, il corriere.it offre anche un appropriato articolo-gallery sul giallone dei posti vuoti di fianco a Tiffany Trump.

Repubblica invece nell’apposito spazio su Trump-che-rovina-cose, a pagina 14, rilancia doverosamente la lettera aperta inviata al New York Times da 35 medici preoccupati per «lo stato di salute mentale» di Trump, il quale manifesterebbe un «grave deficit empatico» e sarebbe incline a «ingrossare oltremodo il suo mito». Da valutare se il tendere a fare lo sborone renda di per sé un uomo «inadatto a svolgere il ruolo di presidente», come sostengono gli specialisti. In ogni caso gli autori ritengono che la lettera fosse assolutamente «necessaria». E lo è, eccome se lo è, urca se lo è (a certe persone, si sa, è meglio dare sempre ragione).

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