“Non sei sola”. Una mostra a Firenze per aprire uno sguardo sulla vita

Una collezione di immagini fotografiche sul miracolo della nascita e della maternità. Il racconto dell'esperienza di Ana e Munira

Oggi, 26 maggio, sarà inaugurata a Firenze una mostra fotografica per chi ancora è interessato a volgere il proprio sguardo sulla vita. Intitolata “Non sei sola”, l’iniziativa è promossa dal Movimento per la vita (Movit) di Firenze e Siena, e presenta una collezione di fotografie realizzate da due giovani volontarie del Centro di aiuto alla Vita di Pontedera, Eleonora Signorini e Stefania Geri, che hanno cercato di mostrare in immagini il tema dell’accoglienza della maternità che, anche in situazioni di difficoltà, rimane un miracolo di natura e grazia.

I CENTRI DI AIUTO ALLA VITA. I Centri di aiuto alla Vita sono associazioni di volontari, apartitiche, federate al Movimento per la Vita italiano, impegnata ad aiutare le madri a rischio aborto, con finanziamento esclusivamente privati. Fino ad ora sono circa 150 mila i bambini aiutati a nascere dalla fondazione del primo CAV, che è avvenuta a Firenze nel 1975. La mostra “Non sei sola” è anche una celebrazione dello splendido lavoro delle donne e uomini, spesso con alle spalle il dramma dell’aborto, che hanno deciso di portare avanti questo misconosciuto e preziosissimo “volontariato per la vita”. Il racconto per immagini dell’attività delle volontarie del Cav di Pontedera è rivolto innanzitutto a tutte quelle madri che, aspettando un bambino, si trovano in difficoltà perché vivono delusioni e solitudini, a quelle che non riescono ad accettare la maternità e la vivono come un problema e, soprattutto, a quelle donne che hanno abortito e sentono il bisogno di un sostegno e di uno sprone a perdonarsi e perdonare.

COME ANA E MUNIRA. Il racconto attraverso la mostra illustra frammenti di storie di donne come Ana, giovane colombiana che ha accettato la quinta gravidanza e Munira, ragazza rom con i suoi tre bambini, non ancora in età scolastica, che hanno trovato nel Cav un aiuto e che rappresentano tutte le altre mamme che spesso il sistema ignora ed esclude. Verso queste donne a cui è rivolta l’attenzione degli operatori, c’è tutta la sensibilità e la delicatezza per quel grande mistero che è la vita nascente dentro di loro, quell’essere unico in formazione che, semplicemente, è “uno di noi”, per riprendere il titolo della raccolta di firme europea promossa dal Movimento per la Vita per sostenere la protezione dell’embrione umano che si è conclusa nel novembre 2013 con quasi due milioni di firme complessivamente raccolte.

L’APPUNTAMENTO. L’intento di “Non sei sola” è far conoscere alle madri che vivono una gravidanza difficile, ai giovani ed agli studenti universitari in particolare ed alla realtà sociale fiorentina in genere, i servizi che i Cav offrono come alternativa concreta alla tentazione facile ma dolorosa e crudele dell’aborto.
La mostra è allestita nei locali della Residenza Universitaria Calamandrei, in Viale Morgagni  51 a Firenze, dal 26 maggio al 26 giugno con ingresso gratuito. Gli scatti presenti saranno spiegati in occasione dell’inaugurazione, dagli interventi del giovane pro life Giovanni Gori, presidente del Movit di Firenze e Siena, del prof. Leonardo Bianchi, che parlerà anche della legge regionale “Mamma segreta” e del prof. Angelo Passaleva, docente emerito di medicina dell’Università di Firenze, già Vice Presidente della Giunta Regionale della Toscana e cofondatore del Cav fiorentino, il quale illustrerà in generale l’attività che svolgono in Italia i Centri e Servizi di Aiuto alla Vita.
L’appuntamento è per lunedì 26 maggio, alle ore 18, a Firenze, in viale Morgagni per l’inaugurazione della mostra.

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