Niente è più “tempista” di un abbonamento sospeso. Grazie di cuore a tutti

Articolo tratto dal numero di agosto 2020 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.

Carissima redazione tutta, ho appreso della nuova situazione relativa alla rivista che con tanta passione e competenza portate avanti. Faccio i miei migliori auguri e tifo per il buon proseguimento. I tempi attuali sono certamente difficili, ma proprio per questo c’è bisogno di Tempi. Penso che molti hanno a cuore la vostra (o meglio, nostra) rivista e certamente ognuno troverà il modo di dare una mano per affrontare le difficoltà del momento presente. Io non ho molta fantasia, perciò mi ripeto. Ho appena fatto un bonifico a vostro favore pari a 10 abbonamenti che potrete distribuire tra quanti magari non sono più in grado di affrontare questa spesa. Insomma, quelli che ho chiamato “abbonamenti sospesi”. Sono sicuro che, con il sostegno di tutti la strada che faremo insieme sarà ancora lunga. Voi metteteci, come sempre, la vostra professionalità e il vostro spirito di servizio, noi ci mettiamo l’affetto, l’attenzione, il sostegno che meritate. È bello sapere che il vostro sguardo, come quello di noi lettori, mira a quell’orizzonte che tutti noi aspetta. Vi voglio bene. Un amico.
Mario Gallitognotta via email

Caro Mario, non ci conosciamo, ma qui in redazione ci ricordiamo bene  di te. Sei l’ideatore dei “sospesi”, che è la cosa più bella e più tempista che ci sia accaduta in questi mesi. Grazie.

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Lo so che siete la cosa più lontana dall’essere sentimentali, ma io ahimè un po’ lo sono.Il 27 luglio la vostra supereroina Caterina Giojelli ha compiuto gli anni, e dopo 15 anni di amicizia e qualche figlio in mezzo ho pensato che, in questo momento, l’unica cosa che le avrebbe fatto davvero piacere sarebbe stato un banalissimo abbonamento a Tempi. Quindi eccomi qui, dopo aver usato la carta di credito, a sostenere quel “luogo, posto, qui” che vi permette di raccontare storie che nessun altro racconta. Una ex orgogliosa redattrice di Tempi, ora diventata una nuova abbonata rompiballe.
Elisabetta Longo via email

Viva gli abbonati rompiballe e auguri alla Cate per i suoi quaran…, ehm, 27 anni.

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Cari amici, complimenti per il coraggio (di questi tempi raro in Italia) e la dedizione.  Sono buoni motivi per rinnovare l’abbonamento. Vi auguro di restare legati all’esperienza concreta della vita, alle amicizie che la sostengono, alla moderazione nei giudizi che poi non è altro che l’instancabile ricerca del vero che non si lascia ingannare dalle apparenze.
Roberto Pellegatta via email

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Grazie a voi per il vostro preziosissimo (e talvolta unico) lavoro a difesa della realtà della vita che oggi si trova di fronte derive ideologiche sempre più devastanti. Ho letto la lettera del direttore, nella quale annunciava di essere «diventati padroni di noi stessi»: non ho potuto trattenermi dall’abbonarmi. Forza e coraggio!
Paolo F. Colombo via email

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Aderito. Questi tempi hanno bisogno di Tempi.
Antonio Palmieri via email

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Ciao! Sono don Pato ed abito a Asuncion, Paraguay. Volevo solo manifestare la mia ammirazione per la revista cosi tan ricca di contenuti, è stata una scoperta. Saluti!
Patricio Acin via email

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Grandiosi! Sono fiera di condividere vostra amicizia! Regalerò senz’altro un abbonamento! Buona estate.
Marina Mojana via email

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In bocca al lupo per… la vostra nuova avventura! Bravi.
Vincenzo Sansonetti via email

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Amici, grazie davvero per la bellissima lettera di don Antonio Villa che avete pubblicato sul sito. Grande uomo.
Diana Polce via email

“Suggerimenti dal cielo e dalla terra per gli allergici a papa Francesco”, su tempi.it.

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Caro direttore, puoi per favore chiedere al pm Marco Mansi del processo Cappato-Welby ed eventualmente ai giudici della Corte d’Assise di Massa se anche la castrazione fisica del violentatore, della quale sono un fautore, rientra negli ammissibili “nobili intenti” oppure perché no?
Guido Clericetti via email

Le vie giudiziarie dell’inferno sono lastricate di “nobili intenti”.

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