Nella piazza “Sì Tav” c’è anche la Lega

Torino, alla manifestazione a favore dell'alta velocità, la presenza di esponenti leghisti è un messaggio i grillini

Bene anche il bis. A Torino, stamane, l’articolato fronte del sì al Tav (non solo locale) torna a riempire piazza Castello: 30 mila partecipanti al flash mob senza bandiere di partito, convocato dalle ormai celebri madamin della buona borghesia engagée e dal madaMino berlusconiano (l’ex sottosegretario ai Trasporti Giachino). Quando è ormai cosa certa che la valutazione costi-benefici della commisione guidata da Marco Ponti boccia l’opera, per scongiurare lo stop ai lavori, rappresentanti delle Istituzioni, dai presidenti di Piemonte e Liguria, Sergio Chiamparino e Giovanni Toti, ai sindaci di oltre cento Comuni, a fianco di referenti e aderenti a oltre trenta realtà associative del mondo del lavoro (datoriali e sindacali), ma soprattutto tanti cittadini. Compare anche lo striscione “La Val Susa che dice sì”, su iniziativa del consigliere regionale e già leader del No Antonio Ferrentino, dietro cui si fa fotografare anche il candidato alla segreteria Pd Maurizio Martina.

LEGA PRO TAV

“Una manifestazione per la Torino-Lione e non contro il governo”. Facendosi scudo di questa puntualizzazione degli organizzatori, o almeno provandoci, adesione ufficiale anche dei vertici subalpini della Lega. Raro momento di unità del centrodestra, manifestano infatti anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. Una scelta, vista la presenza del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e le prese di posizioni pro Tav di Salvini, che produce più di una fibrillazione nella maggioranza gialloverde.

A proposito di maggioranze, guardando alle adesioni, ne certifica una proprio Giachino quandi dichiara ai cronisti , con malizia e attenzione alla concretezza d’antica scuola democristiana, che “oggi non sono importanti i numeri. Oggi è importante che ci sia la Lega perché con loro abbiamo la maggioranza in parlamento”.

Troppo presto per dire che il contratto finirà travolto ma un treno, ma… stamattina in piazza Castello l’argomento è iniziato a circolare (anche dalle parti leghiste).

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