Renzi si difende: «Mai preso una lira. Lusi e la Margherita pubblichino le fatture»

L'ex-tesoriere della Margherita ascoltato alla Giunta delle immunità di Palazzo Madama. «Renzi ha richiesto dei soldi, circa 100 mila». Ma il sindaco di Firenze si difende su Facebook: «Il finanziamento ai partiti va abolito subito»

AGI, 9.20: «Torno a chiedere ciò che dico dall’inizio di questa vicenda. Lusi e la Margherita pubblichino sul sito tutte le fatture e tutto ciò che è stato finanziato…. Tutto. A quel punto non c’è trucco, non c’è inganno. E vediamo chi dice bugie». Così Matteo Renzi sul suo profilo Facebook, dopo che ieri l’ex tesoriere della Margherita ha fatto anche il suo nome alla giunta per le immunità del Senato. «Leggo sui siti solo adesso – scrive il sindaco di Firenze – che Lusi due la vendetta torna alla carica e riprova a coinvolgermi nella vicenda dello scandalo ex Margherita. Dice di avermi dato dei soldi. Due mesi fa erano 140mila euro. Oggi siamo scesi a 70mila. Sara’ la crisi…».
«Quanto a me, non solo confermo che non ho mai preso una lira, come è facilmente riscontrabile dai bonifici, sdagli assegni e dai documenti. Ma continuo a dire, come faccio dalla Leopolda 2010 che il finanziamento ai partiti va abolito, subito. Se qualcuno pensa di usare dei mezzucci per mandare messaggi in codice, sappia che mi hanno insegnato che si deve aver paura di tante cose, ma mai dei ladri. E che il posto dei ladri – conclude Renzi – non è (o non dovrebbe essere) il Parlamento…». (AGI)

AGI, 00.26: «Renzi ha richiesto dei soldi, circa 100 mila, anzi 120 mila euro suddivisi in tre fatture, poi Rutelli mi ha chiesto di non pagargli la terza e così ho dato a Renzi solo 70 mila euro».
È questa una delle rivelazioni che Luigi Lusi, apprende l’Agi, ha fatto durante la sua audizione alla Giunta delle immunità di Palazzo Madama. Lusi, sul quale pende la richiesta di arresto della Procura di Roma, ha consegnato una memoria con numerosi allegati, rivelando di aver già detto tutto ai magistrati. Nella Margherita – ha raccontato Lusi secondo quanto viene riferito – facevo semplicemente ciò che mi veniva detto. Agivo su mandato dei dirigenti e tutelando le varie componenti.

Luigi Lusi, riferisce all’Agi chi ne ha ascoltato la ‘testimonianza’, ha sottolineato di aver dato dei soldi (ha parlato, riferiscono le fonti, di annualità e di mensilità) a varie fondazioni, tra cui quella di Rutelli e ad una fondazione chiamata ‘Centocittà’. Ad Enzo Bianco, invece, veniva fornito – secondo il racconto di Lusi – un mensile di 3000 euro, poi passato a 5500. Ad una societa’ di Catania legata al marito della segretaria di Bianco è stata fornita una cifra di circa 150mila euro, erogati – sempre secondo Lusi – tra il 2009 e il 2011. Secondo Lusi anche a Rutelli venivano fornite delle cifre ingenti in occasione delle elezioni. In che modo venivano contabilizzate queste cifre?, gli hanno chiesto alcuni componenti della Giunta. In modo da tutelare Rutelli, la risposta.

Ad alcuni determinati dirigenti della Margherita venivano erogate altre somme, che non venivano controllate da Lusi qualora a chiederle fossero degli esponenti di primo piano del partito. Sempre secondo il racconto di Lusi altri soldi venivano dati, attraverso bonifici o contanti, quando i deputati portavano le ricevute fiscali dei taxi affinché venissero rimborsate. Lusi ha parlato anche del fatto che molti dirigenti passati all’Api venissero pagati con i soldi della Margherita. Altro particolare rivelato da Lusi: quando il tesoriere ha lasciato il suo incarico nelle casse della Margherita c’erano 20 milioni, soldi che – secondo l’accusa di Lusi – ora sono stati utilizzati da Rutelli affinché vengano restituiti ai cittadini. (AGI)

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