La partita con la Torres e un ringraziamento… alla Sla

Cari amici,

da quando è uscito il calendario della Torres calcio, il mio amico Andrea Budroni della dirigenza Torres mi ha invitato a partecipare alla prima partita di campionato. Non stavo nella pelle. Avrei rivisto il mio amico Andrea, i nuovi ragazzi e i “miei ragazzi” della squadra dell’anno scorso, quelli che mi sono venuti a trovare l’anno scorso.

Intanto ci eravamo messe d’accordo anche con la mia amica Valentina Sanna che aveva promesso di guardare la partita al mio fianco sotto “l’albero alla fine del mondo”! (come diceva papa Francesco).

Il giorno della partita ho scelto l’abbigliamento rosso-blu giusto per essere in tinta coi “miei ragazzi” e ci siamo diretti verso lo stadio.

Dopo esserci sistemati sotto “l’alloro alla fine del mondo”, è venuto immediatamente Andrea a salutarmi e chiederci se era tutto a posto. Il mio amico Andrea è, come sempre, gentile e premuroso. Ho deciso che sarei andata subito a salutare i tifosi della curva e con Fabio (che spingeva la sua madrina), Valentina e Piera ci siamo diretti verso di loro. Mentre passavamo tutti applaudivano e i più “accesi” facevano i cori per me. È stato emozionante come sempre e Valentina che era la prima volta che mi accompagnava sotto la curva stava per aprire la “diga degli occhi”… lo stadio Vanni Sanna stava…. per subire l’alluvione!!

Abbiamo percorso tutta la curva per salutare i tifosi e siamo tornati indietro alla nostra postazione.

Stavo chiacchierando quando sento Valentina che mi dice: “Guarda che carica viene verso di te”!

Mi sono girata e ho visto i “miei ragazzi” nuovi e vecchi correre verso di me! Solo allora mi sono resa conto che, erano “tutti i miei ragazzi”, nessuno escluso. Insieme ai ragazzi sono venuti di corsa anche il presidente Capitani e l’allenatore Costantino e ne sono stata felicissima. Ci pensate? Il presidente e l’allenatore sono venuti a salutarmi. Credete che adesso… mi monterò la testa?

Si sono schierati alla bella meglio tutti intorno a me visto che erano proprio tanti, pronti per gli scatti! Abbiamo fatto delle belle “foto di squadra”, un po’ disordinate, ma comunque fatte col cuore per la loro prima tifosa. È inutile dire che non si sono potuti trattenere per presentarsi perché dovevano giocare, quello lo faranno in seguito quando verranno a trovarmi a casa.

La partita è iniziata in maniera avvincente. Sapevamo che il Como era una delle squadre più toste del campionato, non parliamo di una “squadra di pollacciotti”, ma una squadra agguerrita che voleva portarsi a casa i 3 punti. Noi,naturalmente, avremmo fatto di tutto per impedirglielo e avremmo fatto il nostro gioco. Inutile dire che ci sono stati scontri molto duri, di sicuro i lariani non giocavano a dama visto che i miei ragazzi hanno preso tanti di quei colpi che solo per miracolo sono quasi tutti usciti dal campo con le proprie gambe tranne il povero Rubino che ha subito un bruttissimo infortunio. Tra un colpo e un altro per una distrazione della difesa abbiamo incassato uno stupidissimo gol ma i ragazzi non hanno mollato, cercando di recuperare la partita. Abbiamo fatto tante azioni da gol ma, è inutile, quando la porta è stregata, non entra neanche una pallina da ping pong.

Altra distrazione e ci siamo beccati il “secondo ceffone” ma i ragazzi non si sono arresi, hanno lottato fino all’ultimo secondo. Purtroppo abbiamo perso ma non possiamo imputare niente ai ragazzi che hanno lottato come leoni. È una squadra quasi tutta nuova e devono imparare a conoscersi, trovare la sinergia giusta, oltre che l’affiatamento.

Finita la partita i ragazzi sono andati sotto la curva per ringraziare i tifosi che non hanno smesso un solo secondo di incoraggiarli; gli ultras sono stati dei veri protagonisti e diciamo che… sono stati “folcloristici tra cori e mezzi spogliarelli”!

La cosa che mi è dispiaciuto vedere è che mentre tornavano verso lo spogliatoio i miei ragazzi camminavano a capo chino. Ma scherziamo? Cari ragazzi ricordatevi di uscire sempre a testa alta dal Vanni Sanna per i seguenti motivi: 1) siete i giocatori della prestigiosa Torres; 2) non avete disonorato la maglia; 3) avete dato l’anima per portare i 3 punti a casa; 4) non avete disprezzato i tifosi; 5) la prossima volta farete di più.

Animo ragazzi, non voglio più vedervi dimessi e a testa bassa, noi abbiamo l’orgoglio di appartenere alla Torres e andiamo sempre a testa alta!

È solo la seconda partita e il campionato è molto lungo, certo, vincere in casa sarebbe stata una gioia per tutti i tifosi ma non ci facciamo il sangue amaro e guardiamo avanti! Ci affliggiamo per una sconfitta? Si vede che non conoscete l’ironia dei sassaresi: siamo dei buontemponi e non ci butta giù niente!

Stavamo per andare via quando si è avvicinato il mio amico Andrea sconsolato e gli ho subito detto che avrei mandato poche righe ai ragazzi e lui già immaginando qualche rimprovero mi ha detto che avrebbe riferito il mio messaggio come sempre.

Mi ha invitato a tornare per la domenica successiva e gli ho detto che avevo un impegno molto importante e lui di rimando mi ha risposto: “E che c’è di più importante che venire a vedere la tua Torres?”. Immacolata gli ha spiegato il motivo (ma questo ve lo racconterò più avanti) lui ha alzato le mani e ha detto: “Sì, questo è veramente più importante di qualsiasi cosa, ma ricordati che ti aspettiamo presto e che tutte le volte che vorrai venire non hai che da dirlo”.

Salutato Andrea non rimaneva che tornare a casa e mi preparavo a ciò che volevo dire ai ragazzi, non un rimprovero, no… quello non se lo meritavano ma, volevo dargli un po’ della mia forza, sì, di quella ne avevano proprio bisogno!

Ecco un altro sogno si era realizzato e devo “ringraziare la Sla” che questa estate mi ha permesso tante conquiste. Voi direte che è il colmo che io ringrazi la Sla, ma se ci pensate un attimo, se “lei” non fosse stata “clemente nei miei confronti” non avrei fatto proprio niente di tutto quello che ho fatto quindi… grazie Sla!

A tanti sembrerà strano, ma ringrazio per ogni minima cosa che riesco a fare!

Bacioni,

Susanna

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