Ischia: «Il terremoto non c’entra con l’apparato vulcanico»

Intervista a Francesca Bianco, direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sezione di Napoli. «È un evento di natura tettonica»

Di suo Ischia non vive una situazione di allerta, «è un’isola vulcanica, c’è un apparato vulcanico. Ma da quando la monitoriamo, cioè da diverse decine di anni, non presenta nessun tipo di attività anomala», spiega a tempi.it Francesca Bianco, direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sezione di Napoli “Osservatorio Vesuviano”. «Ieri sera, alle 20.57, abbiamo registrato un terremoto di magnitudo 4, localizzato 3 chilometri in linea d’aria a nord di Lacco Ameno, 5 chilometri da Casamicciola e da Forio, e 7 chilometri dal comune di Ischia Porto, ma in base a tutto quello che nelle ultime ore abbiamo potuto studiare e analizzare questo evento non ha nulla a che vedere con l’apparato vulcanico di Ischia: i parametri monitorati rimangono pressoché inalterati. È un evento quindi di natura tettonica, una faglia che si è attivata e che si è rotta secondo delle modalità precise».

Gli ultimi eventi sismici registrati nell’isola risalgono a un anno fa, quando si verificarono due piccoli terremoti di magnitudo inferiore a 2.5 che però, spiega Bianco, «non sembrano assolutamente legati alla tendenza che stiamo osservando da ieri sera», né del resto agli smottamenti dell’Appennino centrale, «si è trattato di un evento indipendente e diverso». Al momento non ci sono segnali di ricadute sull’attività vulcanica, «eventuali alterazioni del sistema indotte dal terremoto potremo verificarle solo in futuro: il monitoraggio, ripeto, è continuo». La paura di scosse successive resta da parte degli isolani comunque alta, «purtroppo non esiste il termine “previste” associato alla parola “scosse”. Il terremoto non si può prevedere, l’unica forma di prevenzione esistente è quella di mettere in sicurezza quanto più possibile il territorio, attraverso una valutazione della vulnerabilità degli edifici e interventi mirati sugli stabili. Ad Ischia come in buona parte dell’Italia».

Foto Ansa

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