Intervista “atipica” al coach Federico Pasquini

Cari amici, avevo detto al “mio coach” che, se mi avesse portato a casa la partita contro il Partizan, e non essendoci io potuta andare per causa di forza maggiore (fastidiosissima influenza), l’intervista gliela avrei fatta io, la sua assistant, perché ritengo che i “miei colleghi” facciano delle domande scontate, noiose e che portano iella. E meno male il mio coach “ce le ha” per potersele toccare!
Le domande che certe volte gli rivolgono sono domande da “pindacci” (iettatori)! Invece io ho pensato di fare delle domande assolutamente spiritose e fuori di testa e il mio coach e grande amico Federico Pasquini è stato allo scherzo. Appena gli ho proposto l’idea dell’intervista “atipica, Federico ha accettato ed è stato al gioco. Perciò, una volta pronte le mie domande il “mio coach” si è concentrato e così è iniziata l’intervista di una malata di Sla all’allenatore della Dinamo Sassari.

Susanna: Caro Fede, lo so, sono una gran rompiscatole e ti ho cotto il cervello perché accettassi di fare il coach. Ora come ora, provi ancora il desiderio di prendermi a calci nel “di dietro“?
Federico: No, perché fondamentalmente sono scemo come te e allenare era quello che volevo fare…

Susanna: Quanti omogeneizzati dai a ogni giocatore prima di ogni partita? Non credi che a Savanovic e Lydeka ne debba dare il doppio viste le dimensioni?
Federico: Stranissimo a dirsi ma i piccoli mangiano come bestie! Anche se nessuno si avvicinerà mai a Diliegro.

Susanna: Quanti canestri da 3 li costringi a fare durante l’allenamento? E dalla lunetta? Se ne sbagliano più di 3 glieli fai tirare in ginocchio sul sale grosso?
Federico: No, il sale grosso sporca il parquet, meglio i ceci…

Susanna: Hai promesso a “Stip” un aumento di omogeneizzati ogni volta che pulisce il parquet durante la partita?
Federico: No, per avere anche quello deve passare e dare la scopa a casa mia.

Susanna: Che pozione magica hai dato ai ragazzi per farli diventare “tarantolati”?
Federico: Una pozione di altissimo livello, si chiama… rottura di scatole continua!

Susanna: Credi che “la tua assistant” stia lavorando bene o stai pensando di licenziarla?
Federico: Lavora sempre alla grande anche se ogni tanto si fa prendere dalla crisi del numero 16…

Susanna: Cosa vuoi dire a tutte quelle malelingue che volevano la “nostra testa”? (beh il sassolino dalla calza me lo voglio proprio levare)!
Federico: Chi paga il biglietto è sempre libero di dire ciò che vuole, è la legge del teatro e anche del palazzetto.

Susanna: Cosa bevi prima di ogni partita, adrenalina?
Federico: Mangio più che bere. Di solito cioccolata o panini col cotto.

Susanna: Quanto credi di poter sopportare il mal di testa che ti viene a ogni partita, fino a fine anno, provocato da quella “rompiscatole” che ti parla per tutta la gara fino a sfinirti?
Federico: Non lo so, è veramente dura, peggio che giocare 5 supplementari…

Susanna: Come vuoi concludere l’intervista dopo delle domande che non ti saresti mai immaginato? Hai libertà di parola!
Federico: A minuti uscirà il comunicato con il nome della nuova assistant. Dopo questa intervista sei stata esonerata…..

Come potete notare dall’ultima risposta, sono stata ESONERATA da “assistant coach” di Federico Pasquini… Mi sono “giocata la carriera” per aver fatto “due domandine” spiritose che ci hanno fatto ridere, sia a me quando le scrivevo che a lui quando rispondeva. Una intervista atipica ma molto divertente.

Abbiamo scherzato ma quando entriamo in campo ognuno fa il suo lavoro… Federico (io lo chiamo Fede), i ragazzi e io… Ops sono esonerata… E ora che faccio?

Amici intercedete per me…. convincete Fede a riassumermi come assistant coach. Fede prometto di farti domande stupide un giorno sì e uno no… ahahah!

Fede e io vi abbiamo mostrato un’altra faccia del basket, una spiritosa, ma… quando entriamo in campo si fa sul serio!

FORZA COACH, FORZA DINAMO!

bacioni Susanna

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