«Il genocidio armeno è colpa dei greci». Ma è solo un’invenzione dei media turchi

L'Università di Bahcesehir apre un dipartimento in Vaticano. In Turchia parlano della scoperta di carte che scagionerebbero i turchi sulla questione armena. Ma la Chiesa smentisce.

Quella del genocidio armeno è questione spinosa, da trattare con la massima delle cautele. Ed è per questa ragione che Rinaldo Marmara, portavoce della Conferenza dei vescovi cattolici della Turchia, con una comunicazione all’agenzia stampa Fides, ha voluto smentire i media turchi sull’esistenza, negli Archivi vaticani, di documenti storici che proverebbero la non partecipazione dello Stato turco al massacro.

COLPA DEI GRECI. L’Universià di Bahcesehir aprirà a giorni un Dipartimento di ricerca sui documenti storici custoditi negli Archivi vaticani. Più di un milione di documenti e di corrispondenze segrete tra impero ottomano e Vaticano sarebbero nascosti negli immensi magazzini della città-stato. Una notizia che in Turchia ha portato molti siti e quotidiani a dedicare articoli sull’argomento. La rivista turca Vatan ha riportato alcune dichiarazioni di Marmara, secondo cui ci sarebbero persino alcune carte che dimostrano che il genocidio armeno «è iniziato per dei problemi armeni» e per «alcuni incidenti sull’Egeo che proverrebbero la responsabilità dei greci e l’innocenza dei turchi».

SMENTITA. Marmara ha proceduto a una rapida smentita, che denuncia la contraffazione a fini propagandistici del media turco. «Frasi estrapolate scientemente dai giornalisti per cercare la provocazione» dichiara a Fides, cui tiene anche a ribadire che la questione armena non rappresenta il terreno specifico delle sue inchieste. «Il mio campo di ricerca – continua lo studioso – riguarda solo la Chiesa cattolica latina e la sua comunità. Vi prego di non giudicarmi con faciloneria. Io sono responsabile solo dei miei scritti e non delle frasi estrapolate che mi vengono attribuite».

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