I preoccupanti sviluppi dell'epidemia di Ebola in Congo

L'Oms ha fatto arrivare nel paese 4.000 vaccini sperimentali, dopo il riscontro di 42 casi certi e 23 morti. Il virus dalla campagna è arrivato in città: «Possibile aumento esplosivo dei casi»

L’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è uno solo: non ripetere gli stessi errori del 2014, quando l’epidemia di Ebola che colpì Guinea, Sierra Leone e Liberia colse tutti impreparati. Allora le autorità nazionali e internazionali intervennero in ritardo, con la conseguenza che l’epidemia fu fermata solo nel 2016 dopo aver ucciso 11.300 persone. Ora l’allarme arriva dalla Repubblica democratica del Congo e l’Oms sta cercando di non perdere tempo.

I PRIMI SEGNALI. Almeno 42 persone hanno già contratto il virus nel paese africano e 23 sono decedute, per un tasso di mortalità superiore al 50%. Dopo le prime avvisaglie non confermate ad aprile, il governo locale ha annunciato ufficialmente l’8 maggio la comparsa di un focolaio del virus. I primi casi sono stati registrati a Bikoro, piccolo centro situato sul lago Tumba; ora però il ministro della Sanità, Oly Ilunga Kalenga, ha confermato il primo caso a Mbandaka, città di oltre un milione di abitanti situata a 130 chilometri dal centro in cui è stato osservato il primo focolaio.

«AUMENTO ESPLOSIVO DEI CASI». L’arrivo del virus in un centro urbano è una pessima notizia, spiega alla Bbc l’inviato dell’Oms nella regione, Peter Salama: «È uno sviluppo importante. Se il focolaio arriva in una città potrebbe portare con sé un aumento esplosivo dei casi». Trovandosi inoltre la città di Mbandaka sul fiume Congo, potrebbe espandersi nei paesi vicini come la Repubblica Centrafricana, già piagata dalla guerra. «Questo rende la situazione ancora più urgente da risolvere, dobbiamo fermare subito questi primi focolai».
VACCINI SPERIMENTALI. Secondo l’Oms, circa 430 persone potrebbero essere venute a contatto con il virus, allargando la platea di persone che potrebbero essere infettate a circa 4.000 mila unità. L’agenzia dell’Onu ha già fatto arrivare in Congo 4.000 vaccini sperimentali, prodotti da Merck, che in fase di sperimentazione sono stati efficaci per combattere il virus. Un’altra partita arriverà presto nel paese. Secondo uno dei massimi esperti americani di Ebola, Laurie Garrett, «la mobilitazione è stata rapida e commendevole. Questo però ci dice anche quanto sia seria la situazione».
Foto Ansa

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