I medici degli Spedali Civili di Brescia sospendono le infusioni di Stamina

Il commissario dell'ospedale Belleri: "Doveroso attendere il parere nuova commissione. Da febbraio è anche assente la 'biologa' di Stamina non iscritta all'albo ma autorizzata da Vannoni alle trasfusioni"

I medici degli Spedali Civili di Brescia hanno deciso di stoppare le infusioni di cellule staminali con il metodo Stamina «fino a data da destinarsi»: a darne comunicazione è stato il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Ezio Belleri, oggi in audizione davanti ai membri della commissione Sanità del Senato. Belleri infatti oggi è stato protagonista dell’audizione conoscitiva su Stamina di Palazzo Madama, e dalle sue parole è trapelato il risultato concreto del corto circuito scientifico-giudiziario del caso Stamina.

LA BIOLOGA ABUSIVA E QUELLA “IN PRESTITO”. La decisione dei medici degli Spedali Civili è stata in parte costretta da cause di forza maggiore. Belleri ha spiegato alla commissione che «le infusioni erano già sospese per cause che non dipendevano dall’azienda, perché l’unica biologa autorizzata da Stamina alla preparazione delle cellule, Erica Molino, è assente da febbraio per cause personali. Abbiamo appreso dalla stampa che questa assenza si protrarrà ancora». Molino in particolare si è assentata dagli Spedali Civili, dopo che all’inizio di febbraio c’era stata l’audizione in commissione Sanità del comandante dei Nas incaricato di esaminare il caso Stamina, il generale Cosimo Piccinno. Il generale aveva denunciato che nel laboratorio bresciano lavorava un biologo abilitato alla professione ma non iscritto all’Albo, come previsto dalla legge. L’11 febbraio gli Spedali Civili, sempre tramite Belleri, avevano chiesto allora (qui la notizia sul Corriere della sera) al presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, di chiarire la posizione di Molino, presentando l’iscrizione all’Albo della biologa. Ma alla richiesta non è seguita alcuna documentazione: nelle mail a Belleri, Vannoni ha anzi confermato la mancata iscrizione e proposto di lasciare che Molino lavorasse “come osservatore”, affiancata da un’altra biologa, iscritta invece regolarmente all’albo, Manuela Martano, una professionista “prestata da Medestea Spa” secondo Vannoni. Belleri aveva rifiutato la proposta.

LA DECISIONE DEI MEDICI. Dopo questa vicenda, i medici bresciani hanno deciso di scrivere al commissario Belleri: “Avendo appreso che il Ministero della Salute ha firmato il decreto di nomina del nuovo Comitato scientifico, riteniamo doveroso sospendere la somministrazione del trattamento in attesa che il commissione si pronunci”. I medici hanno anche sottolineato di aver somministrato le staminali secondo il metodo Stamina “in buona fede e a titolo gratuito, nella convinzione che non fosse nocivo per i pazienti”. Si tratta del secondo documento formale scritto da medici degli Spedali Civili, dopo quello del 20 gennaio scorso: in quella data i nove medici membri dell’Internal Audit Stamina, cioé coloro che di fatto lavoravano in base all’accordo con la Fondazione, avevano comunicato al commissario Belleri: “La complicata ‘vicenda Stamina’ che ha assunto implicazioni scientifiche, giudiziarie ed etiche obbliga a rimandare alla direzione di quest’azienda ospedaliera il nostro mandato”. I medici all’epoca avevano chiesto di “eventualmente procedere ai trattamenti” solo “su formale disposizione del legale rappresentante per ogni singolo caso ordinato dai giudici”. Belleri oggi ha spiegato che a questo punto i medici degli Spedali Civili attenderanno il parere ufficiale del nuovo comitato di esperti nominato dal ministero della Salute.

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