La Ley Trans alla tedesca e gli incontri per bambini di Eric Grande Clitoride

In Germania due ministri hanno proposto una legge che permetta di scegliersi il genere con una dichiarazione, a Monaco si invitano le drag queen a parlare ai quattrenni (e i genitori protestano)

La Ley Trans fa scuola, e presto anche la Germania potrebbe avere una legge analoga a quella votata dal Parlamento spagnolo pochi mesi fa, che permette a chi lo desidera, minori compresi, di scegliere e attribuirsi un genere con una semplice dichiarazione all’anagrafe. A volerla, segnala il Feminist Post, il ministro della Giustizia Buschmann (FDP, Partito Liberale Democratico) e la ministra per gli Affari Femminili Lisa Paus (Verdi), che hanno presentato insieme un “progetto di legge sull’autodeterminazione in materia di registrazione di genere”.

Abolire giuridicamente la categoria di “sesso”

Spiega la giornalista tedesca Chantal Louis, ripresa dal Feminist Post:

«Con una semplice dichiarazione all’anagrafe, in futuro tutti potranno cambiare il proprio sesso: da maschio a femmina e viceversa; altre due possibilità sono “diverso” o “nessuna iscrizione di genere”. Prerequisiti: nessuno. “La persona deve affermare con la sua dichiarazione che la voce di genere scelta o la cancellazione della voce di genere corrisponde al meglio alla sua identità di genere”, recita il paragrafo 2. Dopo un periodo di tre mesi, la nuova “voce di genere” entra in vigore e tutti i documenti possono essere cambiati. Dopo un anno, il cambiamento può essere annullato. Dopo un altro anno nuovamente cambiato… e così via. In questo modo, il governo vuole di fatto abolire giuridicamente la categoria di “sesso”, che è una realtà biologica e sociale. Un tentativo che finirà prevedibilmente davanti alla Corte Costituzionale Federale, che nelle sue sentenze sulla transessualità aveva più volte richiesto la “serietà” e la “permanenza” di un cambiamento di sesso. Inoltre, i giuristi si chiedono già come si possa attuare l’uguaglianza tra donne e uomini postulata dalla Costituzione se ogni uomo può dichiararsi donna».

L’idea che un genere possa essere scelto, lo scriviamo da tempo, ha conseguenze psicologiche e sociali gravissime. Dopo gli attivisti trans, in Germania adesso anche lo Stato potrebbe spiegare che cambiare genere sia giusto e facile. Scrive ancora il blog femminista: «Di fatto, in Germania (come peraltro in Italia) i bambini vengono già trattati con bloccanti della pubertà e gli ormoni del sesso opposto possono essere somministrati a partire dai 16 anni. Le cliniche tedesche offrono mastectomie, cioè amputazioni del seno, per le minorenni. Basta dare un’occhiata su Internet. E mentre altri Paesi, come la Svezia, hanno praticamente smesso di trattare bambini e adolescenti con bloccanti della pubertà, ormoni e operazioni e si sono impegnati a fondo nella psicoterapia, la Germania sta per stendere il tappeto rosso agli adolescenti con una legge sugli ormoni e le operazioni, esponendoli così al rischio di danni fisici e psicologici irreversibili».

Incontri con le drag queen per incoraggiare la lettura

In attesa di capire se e come questa proposta diventerà legge, intanto, la Germania è alle prese con le comprensibili proteste contro un’esibizione, prevista a Monaco prossimamente, di Drag Queen Story Hour rivolta ai bambini dai quattro anni in su e alle loro famiglie. Movimento nato negli Stati Uniti nel 2015, Drag Queen Story Hour organizza momenti dedicati ai più piccoli per «incoraggiare i bambini a leggere e per presentare loro “stili di vita e punti di vista diversi”».

Come fa notare Spiked raccontando il caso bavarese, non è però chiaro il motivo per cui a incoraggiare i bambini alla lettura debba essere un trans seminudo con un nome sessualmente esplicito. «L’evento di Monaco, in programma il mese prossimo, includerà storie lette ad alta voce da un “drag king” non binario, con l’affascinante nome di Eric Big Clit, Eric Grande Clitoride, e da un bambino trans di 13 anni, che ha già scritto un libro sul suo “viaggio da ragazzo a ragazza”». A che scopo? Promuovere esplicitamente l’ideologia dell’identità di genere, inclusa la convinzione che possiamo nascere nel corpo sbagliato. Comprensibile che le associazioni dei genitori inizino a lamentarsene.

La scimmia arcobaleno con il dildo per i bimbi inglesi

E se in Germania, e per ora anche in Italia, questo genere di performance è quasi del tutto inedito, in Gran Bretagna – dove le scuole che hanno avviato molti ragazzi alla transizione di genere verranno portate presto in tribunale – si assiste da anni al proliferare di “eventi drag” rivolti ai bambini. Tra i casi più recenti, ricorda Spiked, la drag queen Flowjob – famosa per condividere online contenuti sessualmente espliciti – ospite di una scuola elementare scozzese all’insaputa dei genitori; un artista vestito da scimmia arcobaleno con un dildo appeso tra le gambe ospite di una biblioteca pubblica per un incontro rivolto ai bambini di quattro anni; il Caba Baba Rave, a marzo di quest’anno, dove «drag queen in abiti fetish hanno messo in scena uno spettacolo di burlesque a Londra rivolto a mamme e bambini di età compresa tra gli zero e i due anni».

A Monaco genitori e politici locali si sono opposti all’evento, presentato come occasione per parlare di «ragazzi con vestiti da femmine, principesse con il libero arbitrio, colori blu e rosa… e della scoperta della propria libertà». Al di là degli argomenti scivolosi toccati, siamo sicuri che sia giusto che a parlarne a bambini di quattro anni sia Eric Grande Clitoride?

Foto Ansa

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